A mostrare il suo 'volto' sono le ultime immagini catturate dall’osservatorio di Arecibo a Porto Rico. L'oggetto celeste sarà visibile in questi giorni con un piccolo telescopio
Nel pieno rispetto della distanza di sicurezza l’asteroide 1998 OR2 il prossimo 29 aprile saluterà la Terra passerà infatti a circa 6 milioni di chilometri, pari a 16 volte la distanza che separa il notro pianeta dalla Luna. A mostrare il suo ‘volto’ sono le ultime immagini catturate dall’osservatorio di Arecibo a Porto Rico. L’oggetto celeste sarà osservabile in questi giorni con un piccolo telescopio.
Wow. Asteroid 1998 OR2 tumbling through space seen by the Arecibo observatory.
They confirm the space rock is ~ 2 km in diameter and rotates once every 4.1 hours.
1998 OR2 will safely make a #closeapproach of Earth on 29 April, at its closest being 16 x further than the Moon???? pic.twitter.com/Rf7a4eg0gZ
— ESA Operations (@esaoperations) April 24, 2020
I dati confermano che l’asteroide ha un diametro di circa 2 chilometri e ruota su se stesso ogni 4,1 ore, proprio come si era intuito dalle osservazioni fatte con i telescopi ottici. “Le caratteristiche topografiche su piccola scala, come le colline e le dorsali su un lato dell’asteroide, sono affascinanti dal punto di vista scientifico”, afferma Anne Virkki, a capo del radar planetario dell’osservatorio. “Siccome però tutti ormai pensiamo a Covid-19, queste caratteristiche fanno sembrare l’asteroide 1998 OR2 come se si fosse ricordato di indossare la mascherina“.
Recently team radar got some interesting images from an observation.
As Dr. Virkki tried to explain that a mask did not have much use in this case, Greg just wanted to be a part of things.#wearamask #asteroid #friday #nasa #fridayvibes #greg #minicomic #comics #science pic.twitter.com/EnpXLVGvOr
— Arecibo Observatory (@NAICobservatory) April 24, 2020
Il sasso cosmico appartiene alla classe degli asteroidi vicini alla Terra definiti come oggetti potenzialmente pericolosi: hanno dimensioni superiori ai 140 metri e passano a meno di 8 milioni di chilometri dall’orbita terrestre. Nessuno di questi oggetti al momento rappresenta un pericolo imminente per il nostro pianeta, ma le osservazioni come quelle condotte dall’osservatorio di Arecibo sono fondamentali per determinare le loro future traiettorie. “Nel 2079, l’asteroide 1998 OR2 passerà 3,5 volte più vicino alla Terra rispetto a quanto farà quest’anno – spiega la ricercatrice Flaviane Venditti – perciò è importante conoscere la sua orbita in maniera precisa”-