Si sciopera lo stesso, proprio davanti a Palazzo Chigi, a Roma. Con la differenza, però, che la presenza sarà virtuale: basta accedere accedere al sito e geolocalizzarsi. Il quinto sciopero globale per il clima, venerdì 24 aprile, sarà dunque interamente digitale, ma non per questo meno vivo. Oltre alla partecipazione “in piazza”, gli attivisti dei Fridays For Future suggeriscono di appendere un oggetto verde alle finestre, di creare, come sempre, un proprio cartello e farsi un selfie con gli hashtag #24A e #FFF, #RitornoAlFuturo, #GlobalStrikeForClimate (e “taggando” le pagine dei Fridays), di pubblicare un contenuto artistico – canzone, ballo o disegno – in tema, infine, se si vuole, di piantare simbolicamente un seme. Partecipano allo sciopero anche i “Teachers For Future”, che propongono un’ora di disconnessione dalla didattica digitale alle 10 e la presenza poi davanti a Palazzo Chigi. Sempre per la scuola, i Fridays For Future propongono che si parli del tema climatico, eventualmente invitando un attivista a parlare alle classi.
Dalla piazza virtuale al “Cameretta Tour” – Ma la giornata di venerdì è densa di appuntamenti: si parte alle 11, sulla pagina Facebook e You Tube dei Fridays For Future Italia con un webinar, in cui gli attivisti discuteranno con la climatologa Elisa Palazzi e lo scienziato Giorgio Vacchiano, per poi proseguire con un appuntamento dell’ormai quotidiano “Cameretta Tour”: una stanza virtuale in cui i Fridays dall’inizio della quarantena incontrano, alternandosi, esperti ma anche artisti, cantanti, scrittori (sono venuti, tra i tanti, Elisa, Roberto Saviano e la stessa Greta Thunberg, qui il link): venerdì 24 gli ospiti saranno il cantautore Mannarino e l’attore Roberto Mercadini. Infine, dalle 14 ci sarà il collegamento con tutte le città italiane, ciascuna delle quali organizza una propria attività. Molte sono incentrate proprio sul tema del post-covid e della mobilità sostenibile. Ad esempio a Milano, i Fridays For Future, insieme a Extinction Rebellion, hanno focalizzato da qualche settimana la loro battaglia per chiedere che la ripartenza non avvenga con l’incoraggiamento a prendere il mezzo privato, ma incentivando l’uso della bicicletta, potenziando il servizio di trasporti cittadini e ferroviario, incentivando lo smartworking. Alle 18 ci sarà infine una Live Strike su Instagram organizzata dai Fridays For future Roma per parlare insieme di futuro.
“Cara Italia”: una lettera al paese – Già la settimana scorsa i ragazzi dei Fridays for Future avevano lanciato un appello sulla rinascita post-coronavirus, sotto forma di una lettera all’Italia, scritta da fisici, climatologi, ricercatori ed esperti. “Sappiamo con certezza che questa sarà la prima di tante altre crisi dovute al cambiamento climatico”, recita il documento, ma la soluzione esiste: “La transizione ecologica”, in particolare “un colossale, storico, piano di investimenti pubblici sostenibili che porterà benessere e lavoro per tutti”, “una riconversione delle nostre aziende inquinanti”, “un grande piano nazionale per rinnovare edifici pubblici e privati”, per restituire dignità alla bellezza dell’Italia. Una lettera simile è stata rivolta alle istituzioni anche dai “Parents For Future”, proprio alla vigilia dello sciopero, dove si chiedono al governo una serie di misure, partendo dall’ascolto della scienza e dal mettere al centro dell’agenda politica clima e biodiversità. “Il nostro messaggio al Governo”, sostengono i “genitori per il futuro”, “è quello di non perdere il treno della ripartenza per tornare a una normalità che, a causa dei cambiamenti climatici, non esiste più. È il momento giusto per tenere conto anche della sostenibilità, dell’azzeramento delle emissioni, della preparazione di un futuro che permetta alle prossime generazioni di vivere su un pianeta sano e giusto”.
Sette punti per ripartire dal mondo green – L’altra iniziativa importante, legata sempre allo sciopero globale del 24 aprile, è il lancio della campagna che i Fridays For Future hanno pensato insieme alle principali associazioni ambientaliste italiane, Wwf, Legambiente, Greenpeace, Stop Ttip, Slow Food, ma anche la Cgil. Sette, in particolare, gli obiettivi messi nero su bianco nel documento: rilanciare l’economia investendo nella riconversione ecologica (conversione industrie inquinanti, efficientamento energetico degli edifici, infrastrutture per le energie rinnovabili, economia circolare e mobilità sostenibile); riaffermare il ruolo pubblico nell’economia, in modo che “gli enormi pacchetti di stimolo ecologico che verranno varati siano garantiti solo a seguito di impegni verso la riconversione ecologica”; realizzare la giustizia climatica e sociale, predisponendo un piano di aiuti per le persone e i territori che subiscono direttamente le conseguenze degli stravolgimenti climatici; ripensare il sistema agroalimentare, trasferendo i sussidi agricoli per finanziare lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e combattendo lo spreco alimentare; tutelare la salute, il territorio e la comunità, garantendo a tutti aria e acqua pulite e combattendo dissesto idrogeologico, abuso edilizio, consumo del suolo e deforestazione; promuovere la democrazia, l’istruzione e la ricerca, integrando l’ecologia negli insegnamenti; infine costruire l’Europa della riconversione dei popoli, “aumentando la portata del Green Deal europeo e superando il paradigma cieco dell’austerità”.