Stop alla distribuzione di mascherine nei supermercati della Toscana e raccomandazione di andarle a prendere in farmacia in ordine alfabetico. Altrimenti ci penseranno i comuni tramite la consegna porta a porta. Il presidente della Regione Enrico Rossi fa un passo indietro dopo le polemiche dell’ultima settimana sulla distribuzione gratuita delle mascherine. Da lunedì scorso è entrato in vigore l’obbligo di indossarle e, dopo un primo stock da 10 milioni consegnate porta a porta, la consegna di un secondo carico in supermercati e farmacie ha prodotto assembramenti, code e casi di “furbetti” che sono andati a ritirare le mascherine più volte. Così venerdì sera, dopo le richieste insistenti dei comuni, è arrivato il dietrofront della Regione: da lunedì le protezioni in confezioni da 5 saranno consegnate solo in farmacia (possibilmente con criterio alfabetico) o porta a porta dai singoli comuni.
Il presidente della Regione Rossi ha spiegato la scelta in un videomessaggio rivolto ai cittadini toscani: “Ci scusiamo per i disagi e condanniamo gli accaparramenti, invitando tutti i cittadini alla responsabilità e alla tranquillità – ha detto il governatore – da lunedì torniamo al canale usuale di distribuzione nelle farmacie ma visto che rischiamo assembramenti, la mia raccomandazione è quella di andare a ritirarle in base ai cognomi: lunedì quelli dalla A alla L e martedì dalla M alla Z”.
L’annuncio di Rossi arriva dopo una settimana di polemiche per la distribuzione del secondo carico da 10 milioni in farmacie e supermercati. Come raccontato su ilfattoquotidiano.it, in molte città toscane (Firenze, Pisa, Pistoia, Livorno) le protezioni sono andate esaurite con assembramenti di cittadini e in più sono stati denunciati molti casi di “furbetti delle mascherine”: cittadini che andavano a prenderle più volte nello stesso supermercato o in supermercati diversi visto che in questi casi non serviva mostrare la tessera sanitaria.
Un fenomeno riconosciuto anche dallo stesso Rossi venerdì sera: “So che sono avvenuti anche casi di abusi e accaparramenti – ha detto il governatore – sono cose che io condanno duramente, eticamente prima che dal punto di vista legale. Sono fatti davvero esecrabili, comportamenti da stigmatizzare soprattutto in un momento come questo di difficoltà per tutti”.
Da qui la richiesta scritta di circa 90 sindaci – da Firenze a Pistoia passando per Prato e Arezzo – di gestire autonomamente la distribuzione delle mascherine com’era avvenuto per il primo stock consegnato porta a porta anche grazie all’aiuto di volontari e Protezione civile. I comuni sono stati accontentati: le ulteriori dieci milioni di mascherine che saranno consegnate la prossima settimana saranno distribuite dalle 1.200 farmacie sparse su tutto il territorio regionale ma, in casi di rischi di assembramenti, anche dai comuni tramite il porta a porta già utilizzato per gli anziani e le persone con disabilità. “Assicureremo almeno una mascherina al giorno per tutti i toscani – ha concluso Rossi – invito tutti alla calma e alla pazienza ma una cosa è certa: non lasceremo solo nessuno”.
Twitter: @salvini_giacomo