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Drive In, dall’America degli Anni 50 un salvagente per la musica post Covid-19: ecco una soluzione per non far morire i concerti

A FqMagazine Giancarlo Sforza di Utopia, che con Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold, lanciano l'idea di un Drive In 2.0 per promuovere la rinascita del settore dell'intrattenimento. Un progetto che rispetta le attuali norme di sicurezza per consentire al pubblico di vivere la socialità e la cultura da vivo. Oltre 20 città – da Milano a Catania – hanno già aderito

di Andrea Conti

In queste settimane i concerti e tutti gli spettacoli che prevedono assembramenti sono slittati in autunno, altri saranno rimodulati (come è successo a Salmo) per la prossima estate, in attesa delle decisioni del governo. Ma c’è, in generale, la consapevolezza che prima del 2021 non sarà possibile pensare a spettacoli che prevedano assembramenti. C’è chi propone lo streaming a pagamento, ma c’è anche un’atra idea che si fa strada: ossia il buon, caro e vecchio Drive In. L’obiettivo, naturalmente, è quello di sostenere tutta la filiera del cinema, teatro e musica live, ad oggi in ginocchio con più di 300mila lavoratori stimati in disoccupazione e perdite per decine di milioni di euro ogni settimana.

“Sempre più vicini, sempre più protetti” è lo slogan del nuovo progetto “Live – Drive In”, da un’idea di Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold, aziende legate alla produzione, all’allestimento e alla progettazione di eventi. L’intenzione è la costruzione del “Drive In”, legato all’immaginario del sogno americano degli Anni 50, rimodulato e vincolato alle esigenze delle attuali norme di sicurezza. Spazi per il parcheggio auto, moto e bici a impatto zero grazie all’utilizzo di generatori ad energia rinnovabile, bagni auto-igienizzanti e materiali ecosostenibili. Soprattutto ci saranno i mega schermi che immortaleranno quello che accade sul palcoscenico, dove si terranno live, proiezioni di film musicali, e c’è anche spazio per il cabaret e i comici.

Le città che finora hanno aderito al progetto sono: Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Catania, Genova, Bari, Cagliari, Cosenza, Mantova, Avellino, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Lido di Camaiore, Olbia, San Benedetto del Tronto e Palermo. Molte atre se ne aggiungeranno nelle prossime ore. Si prevede un totale di 50 città. FqMagazine ha incontrato Giancarlo Sforza di Utopia.

Come nasce questa idea di riproporre il Drive In 2.0?
Nasce da una necessità forte: quella di non spegnere completamente la musica e l’intrattenimento nella sua forma più laica e associativa guardando a tre aspetti. Il primo aspetto riguarda gli operatori del settore. Una categoria anomala, rispetto a tante altre perché molti sono a partita iva o addirittura hanno contratti di lavoro a singhiozzo. Fino all’altro ieri, non ci sono stati problemi perché erano talmente tante le domande, che tutti erano impegnati a lavorare, su diversi progetti Live. L’aver spento completamente tutto il mondo dell’intrattenimento d’un colpo, vuol dire che migliaia di operatori che vivono di quello, sono fermi e con le previsioni attuali non se ne parla prima del 2021. Questi professionisti – quelli più fortunati – si sono già dovuti reinventare in altri lavori. Il secondo aspetto è per tutelare la musica e il terzo è la necessità di ritrovare, per quanto possibile, lo spirito di aggregazione, così da continuare a sognare.

Per quanto riguarda l’offerta artistica cosa accadrà?
Abbiamo coinvolto comuni, assessorati, promoter locali che stanno aderendo con grande entusiasmo e partecipazione. Lo stesso sindaco di Napoli, De Magistris, si è fatto promoter di questa iniziativa. Al momento l’idea è quella di proporre concerti che possano accogliere 2000, massimo 2500 persone. Sul palco possono esibirsi gli artisti, spazio alla musica classica, al balletto ma anche ai comicim, da Brignano a Proietti. Ci saranno proiezioni di film musicali, partite di calcio (che si giocheranno a porte chiuse negli stadi), e la Formula Uno.

Prevedete anche la partecipazione dei big della musica da Zucchero a Ultimo, che probabilmente vedranno annullati i propri concerti estivi?
Non escludiamo questa ipotesi, però dobbiamo considerare che dobbiamo evitare gli assembramenti dentro e fuori dall’area. Quindi sarebbe pericoloso soprattutto per le persone che verranno. Non possono nemmeno stare fuori dall’Area del Drive In. Al massimo possiamo prevedere tre, quattro concerti di fila dello stesso artista, non di più.

Come sarà strutturato il Drive In?
Il primo settore sottopalco è riservato a chi verrà in moto o in bici, ci saranno anche delle poltroncine dedicate. Il secondo settore sarà tradizionalmente dedicato alle auto. Infine il terzo settore è composto da box per il parcheggio con una scala che consente di arrivare in terrazza e godere dello spettacolo all’aperto, sempre rispettando le distanze di sicurezza.

Sono state già individuate le aree dedicate?
Ne stiamo discutendo. Per Milano si può pensare all’area attorno a Linate, che ha dimostrato di poter accogliere un grande spazio, mentre per Roma le Capannelle.

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