Politica

Coronavirus, Bonaccini: “D’accordo con l’approccio graduale del Governo, ma ora serve una road map per far ripartire tutti”

Il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome lancia il suo messaggio al Governo dopo l'annuncio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riguardo all'allentamento delle restrizioni in vista della Fase 2 che inizierà il 4 maggio. "Il Dpcm ha recepito molte richieste delle Regioni, ma ora serve collaborazione"

“Condividiamo l’approccio graduale, ci vuole un’agenda condivisa con le Regioni per una programmazione delle riaperture per tutti settori che non potranno ripartire il 4 maggio”. Il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, lancia il suo messaggio al Governo dopo l’annuncio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riguardo all’allentamento delle restrizioni in vista della Fase 2 che inizierà il 4 maggio. “Il Dpcm ha recepito molte richieste delle Regioni – ha aggiunto il governatore emiliano – Ma ora serve una road map che consenta alle economie dei territori di pianificare logistica e interventi necessari per la ripartenza. Per questo abbiamo avanzato al Governo la richiesta di un confronto, a partire da domani, sulle fasi successive”.

Per Bonaccini, nei prossimi giorni occorreranno chiarimenti e azioni condivise su quattro argomenti: “Va superato l’embargo per le mascherine, verificando la loro obbligatorietà. Così come sarà urgente verificare con il ministro della Salute i criteri dei monitoraggi dei dati e l’attivazione di app“. Servono interventi per la gestione familiare, con un’attenzione particolare ai bambini, con la verifica delle azioni per i centri estivi e nidi. “Occorre poi una concertazione fra gli assessori e il ministro dell’Istruzione per la più efficace futura ripresa delle attività scolastiche“. A questo si deve aggiungere una “semplificazione profonda per le opere pubbliche e gli appalti“. E, infine, urge un confronto con il ministro dell’economia per l’utilizzo degli avanzi vincolati di bilancio e un eventuale ricorso ai finanziamenti in entrata.