Via libera all’attività sportiva all’aperto, ma non in gruppo, se non per gli atleti professionisti, e cibo e bevande da asporto disponibili già dal 4 maggio. Poi negozi aperti dal 18 e parrucchieri ed estetisti non prima di giugno. Sui mezzi pubblici, distanziamento e obbligo di mascherine, anche di stoffa. Sono solo alcuni dei provvedimenti, secondo fonti interne, che dovrebbero essere concordati al termine della cabina di regia tra Governo ed enti locali per progettare la Fase 2 che avrà inizio dal 4 maggio e che saranno contenuti nel prossimo decreto dell’esecutivo. Ad annunciarli sarà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa fissata per le 20.20.
Tra i temi presi in esame c’è anche quello della riapertura dei locali che offrono cibo da asporto dal 4 maggio. Per la riapertura dei negozi, invece, si prevede un nuovo via libera dal 18 maggio. Data ultima che non comprende, però, parrucchieri ed estetisti che, invece, dovranno tenere le serrande abbassate almeno fino a giugno.
Dal 4 maggio, inoltre, dovrebbe essere permessa l’attività motoria ma solo individuale (a meno che non si tratti di minori o di persone diversamente abili) e la ripresa degli allenamenti per gli sport professionistici. Poi, 14 giorni dopo, via libera agli allenamenti di squadra.
Gli spostamenti dovranno avvenire nel rispetto di alcune limitazioni e utilizzando dispositivi di protezione, come da linee guida messe a punto dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e che verranno allegate al dpcm sulle riaperture. Ad esempio, le mascherine saranno obbligatorie su tutti i mezzi pubblici. Le mascherine andranno indossate in modo da coprire naso e bocca e potranno essere anche di stoffa. Inoltre, resta l’autocertificazione per spostarsi e lasciare la propria abitazione, anche se cambierà il modulo in uso dando ai cittadini la possibilità di indicare nuove ‘fattispecie’ per allontanarsi da casa.
In città sarà garantita una maggior frequenza dei mezzi pubblici nelle ore di punta. Sui mezzi, dagli autobus alle metropolitane, inoltre, è previsto un numero massimo di passeggeri, in modo da rispettare la distanza di un metro, e la presenza di marker sui posti a sedere per segnalare quelli che non possono essere usati.
Resterà però in vigore il divieto di spostarsi da Regione a Regione, uno dei temi più dibattuti della fase due. Anche nel corso della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza si è lungamente dibattuto su questo punto, ma alla fine sarebbe prevalsa la linea di mantenere chiusi i confini regionali, tranne per le comprovate esigenze che rendono tutt’ora possibili gli spostamenti da una Regione all’altra.
Per i familiari ci sarà la possibilità di fare visita ai parenti, ma saranno comunque vietate le riunioni di famiglia con diversi componenti. Resta in bilico lo spostamento verso le seconde case, una delle strette che qualcuno avrebbe voluto allentare e che molti, anche nella maggioranza, davano negli ultimi giorni pressoché per scontata. “Non lo è affatto”, riferiscono fonti di governo, si tratta infatti di uno degli argomenti “ancora sul tavolo”, in cui si sta ragionando in queste ultime ore. Il timore, nei tecnici ma anche in alcuni membri dell’esecutivo che stanno frenando, è che il via libera agli spostamenti verso le seconde case suoni come un ‘liberi tutti’ e che si creino file chilometriche e folla sulle strade che conducono verso il mare, in campagna.
Il governo sta anche pensando di autorizzare dal 4 maggio le cerimonie funebri, consentendo la partecipazione ai parenti più prossimi ed evitando gli assembramenti. Le messe, spiegano fonti di governo, non dovrebbero invece riprendere, ma verrà data in concreto la possibilità, a chi ha perso un proprio caro, di celebrare e prendere parte al funerale. Possibile riapertura dal 18 maggio, di musei, mostre e luoghi culturali.
Da Italia Viva trapela insoddisfazione, con fonti interne al partito che parlano di momenti di tensione anche forte su alcuni punti, legati alla spinta per velocizzare le riaperture, dalla parte renziana, contro la prudenza di altri. Pressing della titolare dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, su funzioni religiose, ragazzi con disabilità e ristorazione da asporto.