In Europa torna al lavoro il premier britannico Boris Johnson, nelle settimane scorse ricoverato per Covid-19, che però avverte: una seconda ondata sarebbe un “disastro economico”. Il Regno Unito registra oggi 360 vittime, il minimo da un mese. La Svizzera apre parrucchieri e vivai, in Norvegia tornano a scuola oggi i bambini delle elementari e il presidente francese Emmanuel Macron domani alle 15 illustrerà al parlamento la Fase 2: al centro la decisione, fortemente criticata dal comitato scientifico, di riaprire progressivamente le scuole dall’11 maggio. Il comitato ha consigliato di ripartire a settembre, sottolineando tuttavia che si tratta di una “decisione politica”. La Spagna registra 331 vittime negli ospedali nelle ultime 24 ore – un aumento rispetto ai 288 morti del giorno precedente – mentre negli Stati Uniti le vittime totali sono 55.118, “quasi quanto 20 anni di guerra in Vietnam“, e i contagi 964.937 i contagi. E ieri in California, dove le temperature hanno toccato i 33 gradi, in migliaia si sono riversati sulle spiagge nelle contee di Ventura e Orange ma le autorità, scrive la Cnn, riferiscono che nella maggior parte dei casi sono state rispettate le distanze di sicurezza.
Nel mondo, intanto, secondo la Johns Hopkins University, sono 3 milioni i casi di contagio. In Australia oltre un milione di persone hanno già scaricato la app per il tracciamento a 24 ore dal lancio, mentre la premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern annuncia che il Paese ha “vinto la battaglia” contro il coronavirus e che “non c’è più una trasmissione diffusa e non rilevata (del virus) nella comunità”. Ottimista anche la Russia – che supera la Cina per numero di contagi – dove il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov prevede che le attuali difficoltà scompariranno tra “un paio di mesi”, visto che in Italia e in Spagna la fase critica dell’epidemia è continuata per “un mese e mezzo al massimo”.
Germania – Il Robert Koch Institute, l’agenzia governativa tedesca che monitora l’andamento del coronavirus, ha confermato più di mille nuovi contagiati nelle ultime 24 ore, portando così a 155.193 i casi nel Paese. Sono invece 110 i decessi in un giorno, per un totale di 5.750 confermati dalle autorità tedesche. Ha superato quota 114mila, invece, il numero delle persone guarite dal Covid-19 in Germania. I dati dell’Istituto Robert Koch parlano in particolare di 1.018 nuovi casi, rispetto ai 1.737 del bilancio diffuso ieri. La Baviera, con 41.070 contagi e 1.621 morti, resta la regione più colpita. Seguono il Nord Reno Westfalia (31.879 casi e 1.131 morti) e il Baden-Wuertemberg (31.043 contagi e 1.249 decessi). Berlino registra 5.638 casi e 125 morti.
Spagna – Sale di nuovo, anche se leggermente, il numero dei morti giornalieri mentre il totale delle persone guarite finora supera quota 100mila: secondo i dati ufficiali diffusi questa mattina dal ministero della Sanità e riportati dal quotidiano El Pais, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 331 decessi – contro i 288 delle 24 ore precedenti – a quota 23.521. Allo stesso tempo, i casi di contagio sono aumentati a 209.465, mentre le persone guarite sono ora 100.875.
Francia – Sono saliti a 23.293 i morti in Francia per Covid-19 dall’inizio dell’epidemia, fra ospedali, case di riposo e istituti per disabili, con un aumento di 437 decessi nelle ultime 24 ore. Sono 3.764 i nuovi casi confermati.
Svizzera – La Svizzera ha iniziato ad allentare le restrizioni per combattere il coronavirus dopo sei settimane di chiusura, con un piano in tre fasi annunciato dal Consiglio federale. Da oggi potranno riaprire parrucchieri, estetisti, negozi di bricolage, vivai e fiorai mentre studi medici e fisioterapisti potranno ricominciare l’attività ma su appuntamento. Sempre da oggi gli ospedali potranno riprendere le visite e le attività che erano state sospese a causa della pandemia. Tutti – ricorda la Cnn – dovranno però attenersi a precise norme igieniche ed al rispetto del distanziamento sociale. Nel Paese non c’è l’obbligo delle mascherine anche se è prevista la fornitura di un milione di pezzi al giorno ai rivenditori. La riapertura delle scuole elementari e di altri esercizi commerciali è invece prevista a partire dall’11 maggio mentre gli istituti superiori così come biblioteche, zoo e musei potranno riprendere dall’8 giugno, a patto che non ci siano inversioni nelle curve dei contagi. La Svizzera, ad oggi, ha registrato 29.061 contagi e 1.337 decessi.
Regno Unito – Altri 360 morti per un totale di 21.092 decessi. Il ministro della Salute Matt Hancock ha annunciato che le famiglie degli 82 medici e infermieri del Servizio sanitario nazionale e dei 16 sanitari delle case per anziani deceduti riceveranno dal governo un indennizzo di 60mila sterline.
Romania – Asili, scuole primarie, secondarie e università riaprono a settembre perché, ha detto il presidente Klaus Iohannis in un messaggio televisivo, è impossibile applicare le misure di distanziamento sociale contro la diffusione del coronavirus. L’unica eccezione sarà per gli allievi che devono fare esami di maturità. Saranno autorizzati a tornare in classe a giugno per dieci giorni al fine di prepararsi al diploma.
Svezia – 286 nuovi di casi e 80 nuovi decessi. In totale nel Paese che ha attuato le misure più morbide contro il Covid-19 ci sono adesso 18.926 contagiati e 2.274 morti. Nel Paese sono sempre rimaste aperte le scuole per i ragazzi minori di 16 anni, caffè, bar, ristoranti e negozi. Cinque di loro sono stati costretti alla chiusura a Stoccolma per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza. La strategia morbida adottata dalla Svezia, che a differenza degli altri Paesi in Europa non ha previsto l’introduzione di misure stringenti, è stata oggetto di forti critiche anche per quanto avvenuto all’interno delle case di riposo dove gli stessi operatori hanno denunciato la mancanza di protezioni.
Norvegia – Tornano a scuola oggi i bambini delle elementari dopo sei settimane, una settimana dopo la riapertura delle materne. Per il momento, comunque, è stato imposto un limite di 15 studenti per classe. Sempre oggi, infatti, ripartono anche le attività dei parrucchieri e dei dermatologi, mentre restano in vigore i divieti per gli eventi sportivi e culturali e vige sempre la regola del distanziamento sociale.
Russia – Riportati 6.198 nuovi casi di coronavirus, portando a 87.147 il totale delle persone contagiate. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, spiegando che nelle ultime 24 ore altre 50 persone hanno perso la vita a causa del Covid-19. Sono quindi 794 i morti nel Paese e 7.346 le persone guarite.
Cina – I profitti delle grandi imprese cinesi sono calati del 36,7% su base annua, a 781,45 miliardi di yuan (circa 110 miliardi di dollari) nel periodo gennaio-marzo 2020, scontando il peso della pandemia del Covid-19, malgrado la rimozione dei lockdown e la ripresa delle attività produttive. Intanto, dopo più di tre mesi, si torna a scuola a Pechino e Shanghai. È previsto il controllo della temperatura prima dell’ingresso in classe, obbligatorio disinfettarsi le mani e tutti devono essere in possesso del codice (‘verde’) sanitario su una app. Secondo l’agenzia Xinhua, nella provincia di Hubei, la più colpita dalla pandemia con la sua megalopoli di Wuhan, gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori dovrebbero tornare in classe il prossimo 6 maggio. Nella Repubblica Popolare, secondo il bilancio ufficiale, sono 82.830 i casi di Covid-19 e 4.633 i morti dall’inizio dell’emergenza.
Australia – Oltre un milione di australiani hanno scaricato l’app di tracciamento del coronavirus nelle prime 24 ore da quando è stata lanciata domenica sera dal primo ministro Scott Morrison. L’app COVIDSafe è sostenuta da organizzazioni di medici, infermieri, imprenditori e bancari e registra le connessioni Bluetooth che il telefono di una persona fa con telefoni di persone con cui sia stata in contatto ravvicinato. Basata sul software ‘Trace together’ usato da Singapore, è collegata a un server governativo e gestita da Amazon.
Secondo un sondaggio Newspoll citato dal quotidiano The Australian, gli australiani sono pronti ad allinearsi e sarà facilmente superato il 40% di partecipazione pari a circa 10 milioni di persone, ritenuto necessario per l’efficacia dell’app e quindi per l’allentamento delle restrizioni. Secondo il sondaggio il 54% degli australiani è disposto a installare l’app nel proprio cellulare