La ministra dell'Istruzione: "Tutti gli scenari elaborati dal Comitato tecnico scientifico sconsigliano la riapertura prima di settembre, si metterebbe in pericolo la salute di tanti". Ma in aula torneranno i ragazzi che si devono diplomare: "C'è l'ok degli esperti". E in un post su facebook annuncia l'assunzione di docenti "a partire dai precari". Allarme delle Province: "Servono subito indicazioni per riorganizzarci"
Le scuole non riapriranno prima di settembre, ma gli studenti dell’ultimo anno di liceo potrebbero tornare in classe per affrontare l’esame di maturità. Lo ha annunciato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina con un post su Facebook, al termine della conferenza stampa del presidente del Consiglio: “Lavoriamo sugli Esami del secondo ciclo in presenza. Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza, il comitato tecnico-scientifico ci ha dato il via libera“.
Azzolina ringrazia il presidente Conte per “le parole di grande chiarezza” pronunciate sulla scuola: “Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico sconsigliano la riapertura, se non vogliamo vanificare gli sforzi fatti da milioni di italiani e mettere a rischio la salute di tanti”. Come anticipato da settimane, quindi, si tornerà in classe solo con il nuovo anno scolastico, a settembre, quando le strutture si saranno adeguate agli standard di sicurezza che saranno predisposti dal Governo. “Da ministra dell’Istruzione è un grande dolore, per me, dover tenere le scuole chiuse. Ma ce lo impone il senso di responsabilità. Per ripartire, domani, più forti – prosegue la ministra nel post – Occorre lavorare rapidamente per settembre. Lo stiamo facendo. Presto avremo le prime proposte“.
Nel post, la ministra parla anche delle possibili future assunzioni: “In queste settimane il Governo non ha mai smesso di pensare alla scuola e non lo farà mai. Anche per questo vogliamo assumere, per il prossimo anno scolastico, più docenti possibili, a partire dai precari“.
Ma ancora una volta sono gli enti locali a chiedere al governo maggiori indicazioni e rassicurazioni, come già espresso negli incontri della domenica con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Condividiamo la decisione di svolgere gli esami di maturità in presenza – dice il presidente dell’Unione delle Province Michele De Pascale – , ma servono immediatamente le indicazioni necessarie per riorganizzare le scuole in modo che abbiano tutti i dispositivi di sicurezza necessari. Su infanzia e adolescenza impensabile però rinviare tutto a settembre”. De Pascale condivide le preoccupazioni espresse dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e ha scritto una lettera alla ministra Azzolina e alla viceministra Anna Ascani. “Non si può pensare di non parlare di scuola, demandando il tutto alle indicazioni sulla riapertura a settembre che verranno dal Comitato dei tecnici del ministero: anche la scuola deve stare a pieno titolo nel cronoprogramma del Governo sulla fase 2″.