Un solo turno, dalle 8 alle 16, per 250 addetti alla produzione nella fabbrica torinese. Il grosso invece, circa seimila persone, è impegnato nel sito di di Val di Sangro. Rigidi controlli all'entrata e protocolli di sicurezza all'interno, dopo la chiusura per la pandemia di Covid 19
Stamane alla fabbrica torinese di Mirafiori non è una giornata come le altre: l’unico turno di lavoro, in programma dalle 8 alle 16, ha sancito ufficialmente il ritorno dello stabilimento alle attività produttive dopo lo stop causato dalla pandemia. Un lento e progressivo riavvio delle catene di montaggio che, però, è strettamente legato alle procedure di sicurezza per i dipendenti dell’impianto: a questi ultimi è richiesto di entrare nel complesso uno alla volta, da un unico ingresso, superando un “filtro”.
Ovvero, una tensostruttura dove viene controllata la temperatura corporea con una telecamera termica e con il termo-scanner: chi ha più di 37,5° viene sottoposto a un secondo controllo in un apposito gazebo e, se necessario, mandato a casa. Per tutti gli altri, invece, c’è un kit per ridurre ulteriormente il rischio di contagio, composto con due mascherine, guanti monouso e una brochure con le regole sulla sicurezza. La prima tranche comprende 250 lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori, mentre saranno 6 mila quelli che torneranno a lavorare alla Sevel di Val di Sangro, dove viene fabbricato il veicolo commerciale Ducato.
“È positivo il ritorno alla normalità in modo progressivo e con i necessari interventi sulle postazioni di lavoro per tutelare la salute di lavoratrici e lavoratori. Continueremo a monitorare la situazione, ma uno strumento certamente utile per gestire la ripartenza è il protocollo specifico che abbiamo siglato nei giorni scorsi con l’azienda”, commenta Luigi Paone, segretario generale della Uilm Torino.
Al sindacato, insieme alle sigle Fim e Fiom, sono state illustrate le regole per il rientro all’operatività. Oggi i lavoratori seguiranno un corso di formazione e mercoledì prossimo ci sarà un nuovo incontro per verificare che tutto proceda secondo gli standard prestabiliti: fra questi rientrano la costante sanificazione degli spazi comuni – bagni, spogliatoi, aree relax e mense, dove il cibo sarà consegnato in sacchetti sigillati –, nonché il rispetto della distanza di sicurezza.
Infine, il riavvio delle attività a Mirafiori coincide con un’altra tappa importante per Fiat: l’inizio della produzione della 500 elettrica, modello di fondamentale importanza per il futuro del marchio italiano. Gli addetti alla produzione riprenderanno le attività proprio a partire dalla preserie del veicolo, in attesa di avviarne la fabbricazione su larga scala nelle prossime settimane.