Kim Jong-Un, la verità sulla foto fake del leader nord coreano con un telo rosso
Immagine farlocca questa di Kim, semplice e alquanto sbilenco uso di Photoshop, proprio su un vecchio fotogramma dell’immagine diffusa al mondo della morte di suo padre, Kim Jong-Il, nel 2011 con un paio di giorni di ritardo rispetto all’effettivo decesso
Una foto fake per alimentare il mistero attorno alla morte di Kim Jong-Un. È da diverse ore che sta facendo il giro dei social la foto della salma distesa del leader nord coreano con la testa appoggiata su un cuscino e un telo rosso tirato fin sopra al petto. La fonte sembra essere quella di un servizio della JNN News, una televisione giapponese, con tanto di rullo da breaking news. Immagine farlocca questa di Kim, semplice e alquanto sbilenco uso di Photoshop, proprio su un vecchio fotogramma dell’immagine diffusa al mondo della morte di suo padre, Kim Jong-Il, nel 2011 con un paio di giorni di ritardo rispetto all’effettivo decesso. Identici i particolari del quadro (cuscino, copertina, collocazione dei fiori rossi tutt’attorno), quindi un fake grande come una casa che però dopo giorni e giorni di indiscrezioni, mai confermate, sul peggioramento delle condizioni di salute di Kim, e perfino della sua morte, sembrano come avere un maggiore e amplificato impatto mediatico. Le voci sempre più insistenti vogliono che i problemi di salute del dittatore nordcoreano siano serissimi.
Intanto non stiamo parlando di contagio da Covid-19, bensì di patologie cardiologiche. Il primo a far circolare queste voci è stato il non molto affidabile sito Daily NK. Per loro Kim sarebbe già morto, ma non sepolto. Poi si sarebbero susseguite diverse ipotesi tra cui quella principale, a livello diplomatico, sull’operazione subita da Kim a cuore aperto. Operazione effettuata il 12 aprile scorso da un team di medici cinesi provenienti direttamente da Pechino. Che Kim sia stato trasportato fuori d’urgenza dalla sua abitazione/fortino blindato di Wonsan lo testimonierebbe un treno fermo fotografato dal satellite di un’agenzia statunitense – 38 North– che si occupa di profilare ciò che accade in Corea del Nord, proprio nell’aerea fortificata del dittatore. Treno che il 15 aprile non c’era, mentre sarebbe apparso tra il 21 e il 23 aprile. Anche la mancata presenza del leader nordcoreano alla cerimonia della festa nazionale legata alla nascita del nonno Kim Il-Sung (15 aprile) avrebbe confermato l’aggravamento delle sue già precarie condizioni di salute. Aggravamento di cui si parla anche in un servizio della CNN dove si cita un ufficiale (anonimo) dell’esercito Usa che parla di “grave pericolo” per la salute di Kim dopo “un intervento chirurgico”. Non è la prima volta che l’assenza di Kim dalla vita pubblica suscita voci contrastanti sulla sua salute. Il leader che dovrebbe avere 36 anni, ma che sconta diversi problemi di salute legati all’obesità, è scomparso alla fine del 2014, ma è riapparso più di cinque settimane dopo appoggiandosi ad un bastone da passeggio. In quel caso fu l’agenzia di spionaggio della Corea del Sud a parlare di intervento alla caviglia.