L’indice di contagio da coronavirus R0 in Germania è di nuovo lievemente sceso allo 0,9 martedì 28 aprile. Lo ha comunicato l’istituto Robert Koch rendendo noti i dati aggiornati. Il valore 1, riferito lunedì in conferenza stampa, era relativo alla giornata di domenica. Un dato che aveva fatto preoccupare perché per la prima volta da fine marzo una persona ne contagiava un’altra. E tutto questo a pochi giorni dall’allentamento delle restrizioni in Germania.
Da metà aprile era sceso allo 0,7, per poi risalire progressivamente. Nel paese guidato da Angela Merkel – che ha sempre sottolineato come i risultati contro la pandemia siano “fragili” e invitato alla cautela sulla ripresa delle attività – gli occhi sono attualmente puntati al prossimo incontro fra governo e Laender, fissato per giovedì: l’esecutivo ha chiarito ieri di non voler procedere ad una accelerazione dell’allentamento delle misure restrittive, ma la pressione politica ed economica sale e il dibattito è acceso. Nuove decisioni in materia potrebbero essere prese il 6 maggio. Intanto l’indice di occupazione è al minimo storico e tutti i settori prevedono licenziamenti.
“Rispettiamo le restrizioni nei contatti” – Il Robert Koch Institut riferisce che finora sono stati registrati 156.337 casi di contagio e 5.913 vittime. Dalla settimana scorsa in Germania sono stati riaperti i negozi, ma vige tuttora il divieto di contatto e da ieri è obbligatorio indossare le mascherine nei negozi e sui mezzi di trasporto pubblico. “Non vogliamo che il numero di casi aumenti di nuovo. Non vogliamo che il sistema sanitario venga sopraffatto. Non vogliamo che più persone muoiano di Covid 19”, ha detto il direttore Lothar Wieler, che ha rivolto oggi un appello urgente ai suoi connazionali: “Continuiamo a rispettare le restrizioni nei contatti, a tenere almeno 1,5 m di distanza l’uno dall’altro e indossare una copertura su naso e bocca nei trasporti pubblici e nei negozi”. A differenza di altri paesi, la Germania è stata finora in grado di tenere la diffusione sotto controllo con grande successo. “Vogliamo difendere questo successo”, ha aggiunto Wieler, che ha poi sottolineato come l’indice di contagio non vada mai estrapolato dal contesto e considerato a sé ma sempre in parallelo con gli altri dati.
La preoccupazione della Cancelliera – Un avvertimento chiaro contro il rischio di una corsa in avanti era stato lanciato da Angela Merkel pochi giorni fa, dopo che erano state concordate a livello federale e regionale le revoche di alcuni divieti. “Non stiamo vivendo la fase finale della pandemia“, aveva detto. “Dovremo convivere ancora a lungo con questo virus”. Per questo motivo, le misure restrittive sono ancora importanti, aveva argomentato ancora, criticando i Laender che a tratti procedevano in modo troppo rapido con l’allentamento delle restrizioni. “Vi dirò molto onestamente: appoggio con piena convinzione le decisioni prese a livello federale con i Laender la settimana scorsa. Ma da allora sono preoccupata per la loro attuazione. A tratti mi sembra molto veloce, per non dire: troppo veloce”.