Un “Fondo di solidarietà nazionale per le micro e Pmi, con dotazione di circa 8 miliardi” che darà non prestiti ma contributi a fondo perduto, forse “tramite l’Agenzia delle entrate con accredito su conto corrente“. Aiuti riservati a imprese fino a 9 dipendenti” con importo medio “dell’ordine dei 5mila euro: la platea che abbiamo individuato è di 1,6 milioni di soggetti”. E’ la nuova misura di contrasto all’impatto economico del coronavirus che sarà inserita nel prossimo decreto in arrivo nei prossimi giorni, si spera entro fine aprile. Ad anticiparla è il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli intervistato dal Sole 24 Ore.
La necessità di aiuti a fondo perduto è stata sottolineata proprio oggi, in audizione sul decreto Liquidità, dal dg di Confindustria Marcella Panucci che ha chiesto “strumenti volti a compensare le perdite che si genereranno a causa della contrazione delle attività economiche”, un intervento “già sperimentato in altri Paesi, compatibile coi principi della disciplina europea sugli aiuti di Stato“, anche se “richiederebbe un’adeguata attività istruttoria riguardo a definizione della platea dei beneficiari, limiti delle perdite da indennizzare e impatti sulla finanza pubblica”. La soluzione dei prestiti, adottata finora, “fa leva sull’indebitamento delle imprese, con il rischio di appesantirne la struttura finanziaria. Impatto che verrebbe attenuato se si seguisse la strada proposta da Confindustria di prevedere debiti rimborsabili a 30 anni, così da diluire molto nel tempo il peso della restituzione”.
Oltre al Fondo di solidarietà nel pacchetto per le imprese ci saranno anche “lo sblocco di 12 miliardi di pagamenti della Pubblica amministrazione, le agevolazioni sugli affitti degli immobili e il taglio delle bollette“, dice il ministro. In particolare “agiremo sulle utenze non domestiche con potenza superiore a 3kw, per un costo di 600 milioni. Per tre mesi, maggio, giugno e luglio, i contatori che hanno una potenza impiegata superiore saranno equiparati a quelli a 3 kilowatt. Questo abbatterà gli oneri fissi e chi è rimasto chiuso in questi tre mesi riceverà una bolletta quasi pari a zero”.
“Sappiamo che questa crisi si è innestata in un tessuto che aveva già delle difficoltà. Ma al tempo stesso sono convinto che il nostro sistema industriale abbia le risorse per uscirne e che le azioni che stiamo mettendo in campo glielo consentiranno. La massima preoccupazione in questa fase è per le filiere che toccano le microimprese, per il commercio, per il turismo“. E “il decreto legge in arrivo, forse questa settimana, avrà un corposo compendio normativo di indennizzi diretto soprattutto a questo mondo”. Il bonus di 600 euro destinato agli autonomi sarà inoltre “rifinanziato con 5 miliardi per un’ulteriore mensilità (che salirà a 800 euro, ndr) in modo pieno e per un’altra mensilità per alcuni settori”, spiega.
Patuanelli parla anche della possibilità di un forte intervento dello Stato nell’economia approfittando dell’allentamento delle regole Ue sulle ricapitalizzazioni pubbliche. “Vareremo un fondo da 5 miliardi per la ricapitalizzazione delle imprese che hanno meno di 250 dipendenti”, spiega, “ci concentreremo su aziende che hanno un valore elevato per la nostra economia, in quanto al centro di intere filiere”. Non solo: per la ricapitalizzazione delle grandi aziende “Sarà creato un patrimonio destinato di Cdp“, “un tassello per la rinascita industriale per ricreare dei grandi campioni europei, penso ai settori delle tlc, all’energia, al manifatturiero con la cantieristica navale, alla siderurgia/metallurgia e ovviamente all’automotive”. I primi esempi? “Penso alle tlc a banda ultralarga e al progetto della rete unica Tim Open Fiber al quale guardo con grande favore”.