Non so se sia ancora in commercio “Il Sapientino”, un gioco per piccini vispi. Vista l’emergenza e i numerosi intelligentoni che giudicano ogni giorno, ogni minuto, ogni dettaglio, si potrebbe ampliare la fascia d’età del gioco Clementoni e realizzare “Il Sapientone”.
Mai come in queste ultime ore abbiamo la possibilità di illustrare una enorme casistica di sapientoni che danno lezione di buon governo a Giuseppe Conte. Vero: è del tutto certo che Conte non sia Mandrake. E’ anche sicuro che dalla sua bocca escano parole indefinibili, misteriose quanto il virus, e che sugli “affetti stabili” (fidanzati del cuore? Amori trascurati ma resistenti al tempo? Affetti occasionali ma focosi e operosi?), enorme letteratura nelle ultime quarantotto ore si è prodotta.
Fatta dunque la tara Conte, resta indenne il quesito che rivolgiamo al popolo dei Sapientoni. Al Sapientone 1, cioè Matteo Renzi, avanziamo questa domanda: premesso che è indiscutibile la compressione delle libertà e dei diritti fondamentali, illustri una modalità alternativa di contrasto al virus senza intaccare le libertà e i diritti fondamentali. Il Sapientone 1 teme che di questo passo Conte ci porti alla “carneficina economica”, gli scienziati invece affermano che il libera tutti già a giugno ci porterebbe a una “carneficina” tout court (“150 mila nuovi ricoverati in terapia intensiva”, una valanga di nuovi morti). Ci spieghi quale delle due carneficine è dunque augurabile. Cambiare Conte, formando un governo con tutti i Sapientoni disponibili (Salvini? Meloni? Berlusconi?) per far ripartire il Paese oppure cambiare gli scienziati troppo apocalittici? O anche – visto che ci siamo – cambiare sia il governo che la scienza?
Esiste, è vero, una terza ipotesi: non cambiare né Conte e né i virologi ma chiedere lumi direttamente al virus.