Si è tenuta martedì mattina la cerimonia del varo dell’ultima campata del nuovo Viadotto Polcevera di Genova. Il ponte è stato realizzato in un anno e 8 mesi, dopo la strage del 14 agosto 2018. Dopo un inizio con assembramenti, subito richiamati dallo stesso primo cittadino, Marco Bucci, lo stesso sindaco ha preso la parola, seguito dal presidente della Regione, Giovanni Toti, che ha sottolineato come “su obiettivi comuni ci può essere una politica sola”. Poi, ancora, la ministra per le infrastrutture e i trasporti, Paola De Micheli, che ha ricordato le vittime del Ponte Morandi, e infine, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha preso il nuovo viadotto a esempio come “modello” anche per questa emergenza. “Genova ci insegna a ripartire insieme – ha detto il premier – non ci fermeremo ad additare nemici. Questa comunità ha saputo riprendere il cammino ed è una luce che dà speranza all’Italia intera”. Intorno a mezzogiorno il piano strada è stato alzato fino alla fine e per celebrare il ‘ricongiungimento’ sono state fatte suonare le sirene. Gli ultimi 44 metri di piano stradale sono stati posizionati a 620 giorni dalla strage del 14 agosto 2014, quando 43 persone trovarono la morte a causa del crollo del Ponte Morandi. Il viadotto, realizzato in acciaio, è lungo 1067 metri ed è composto da 19 campate poste a 40 metri di altezza sorrette da 18 piloni. Durante la cerimonia tutte le autorità hanno ricordato le vittime, citato quella del maxi-cantiere di Genova come un’esperienza di unità di intenti ed efficienza, e promesso l’inaugurazione e la concreta percorribilità del tratto autostradale entro tre mesi.
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