Musica

Coronavirus, 150 ballerini da tutto il mondo e un violino contro la paura da Covid: il video a sostegno di Amnesty International

di F. Q.

Centocinquanta ballerini, professionisti e non, 150 storie, da ogni parte del mondo, che ci mostrano quarantene fatte di terrazzi, balconi, scale antincendio, soffitti. Tutti lontani, divisi da luoghi e orari diversi, eppure mai così vicini. Senza volto perché fusi in un unico corpo, uniti nella stessa danza. In primo piano solo i piedi, il nostro sostegno per antonomasia.

Li introduce un violino, solo, che costruisce un’atmosfera scura, intima e malinconica. Compone e suona il brano Mauro Durante, violinista e leader dello storico gruppo di world music Canzoniere Grecanico Salentino (Miglior Gruppo al mondo ai Songlines Music Awards 2018). L’idea è quella di creare una clip con i contributi di danzatori di ogni genere e da tutto il mondo, che possano filmarsi dalla loro quarantena. Al suo fianco, dalla famiglia del CGS, la danzatrice Silvia Perrone, ideale trait d’union tra musica e immagine; e Francesco Aiello, a cui è affidato il mix del brano. La clip è firmata dalla regia di Gabriele Surdo, uno dei film maker italiani di maggior talento, al suo attivo premi e riconoscimenti dalle maggiori manifestazioni internazionali (Miami Fashion Film Festival, London Fashion Film Festival, Berlin Music Video Awards, Pivi, MTV New Generation, David di Donatello).

Il resto lo fanno i 150 danzatori che rispondono all’appello lanciato sui social e mandano le loro performance da ogni parte del mondo: Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Australia, Stati Uniti, Lituania e India.

Sposa il progetto Amnesty International con la campagna “Nessuno escluso”, nata per ribadire che la salute è un diritto che deve essere garantito a tutti. “WE’RE ALL IN THE SAME DANCE, nel suo passaggio dal linguaggio dell’arte a quello dei diritti, entrambi universali, ricorda con forza come dalla pandemia da Covid-19 potremmo uscire solo riuscendo a prenderci cura di ogni persona – dice il portavoce dell’organizzazione in Italia Riccardo Noury – se nessuno sarà lasciato indietro, se non vi saranno vite considerate sacrificabili per status, età o altri motivi.

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