rima dell’inizio dell’epidemia, il mese scorso risiedevano presso la casa di riposo 230 persone. Le autorità hanno aperto una inchiesta per individuare eventuali responsabilità del personale medico e dei dirigenti della struttura
Con l’epidemia di coronavirus, le case di riposo sono diventate focolai in tutto il mondo, dall’Europa al Canada. Ma dagli Stati Uniti arriva una storia che ha i numeri di una strage. Alla “Soldier’s Home” di Holyoke, nel Massachusetts, struttura pubblica per veterani 68 residenti sono morti di Covid-19 e altri 82 più 81 dipendenti dell’ospizio hanno contratto il virus. Su un altro paziente deceduto sono in corso accertamenti per confermare le cause della morte. Prima dell’inizio dell’epidemia, il mese scorso risiedevano presso la casa di riposo 230 persone.
Le autorità hanno aperto una inchiesta per individuare eventuali responsabilità del personale medico e dei dirigenti della struttura e il procuratore dello stato sta valutando se formalizzare accuse. “È una situazione orribile. A queste persone non è stata data alcuna possibilità”, ha commentato il genero di un veterano che risiede nella casa per anziani, positivo al Covid-19.
Il primario della struttura, Benneth Walsh, è stato messo in aspettativa amministrativa. Si difende, nelle interviste che ha concesso, sostenendo di aver avvertito tempestivamente della situazione di crisi lo stato del Massachusetts a cui fa capo la struttura, tornando a esporre il problema cronico del personale insufficiente reso ancora più grave dal numero elevato dei contagi. “I veterani stavano troppo vicini. Non sapevamo chi era positivo e chi era negativo ma raggruppavamo le persone insieme”, ha testimoniato l’infermiera, Joan Miller, denunciando la chiusura di reparti e lo spostamento continuo di personale da un reparto all’altro per fare fronte al problema, soluzioni che invece non hanno fatto che aggravare la crisi.