Sarà un esame con la mascherina, con crediti che valorizzeranno soprattutto il percorso fatto e con al massimo dieci persone in aula. In queste ore si sta delineando l’esame di Stato dell’anno scolastico 2020. La prossima settimana la ministra dell’Istruzione firmerà l’ordinanza che definirà con precisione i termini della maturità.
Esame in presenza
Dopo un primo momento in cui si era parlato di una maturità online il comitato tecnico scientifico ha dato il via alla possibilità di farla in presenza. La data è ormai certa: il 17 giugno. Sarà fatta a piccoli gruppi, cinque studenti al giorno che si succederanno davanti a una commissione di sei membri interni più un presidente esterno ed al massimo due testimoni.
Valutazione
Su questo fronte la ministra dell’Istruzione ha fatto chiarezza in un intervento su Skuola.net: “Voglio che venga valorizzato ulteriormente il percorso fatto dagli studenti. Saranno 60 i crediti dai quali potranno partire e 40 per la prova orale. Un giusto riconoscimento all’impegno dei ragazzi”. Anche quest’anno è confermata la lode destinata a chi ha realizzato un orale perfetto e si porta in dote dal triennio trascorso la media del nove.
Svolgimento della prova
Anche su questo tema la Azzolina nel suo intervento di oggi ha annunciato che il colloquio, della durata di un’ora al massimo, “partirà da un argomento sulle materie di indirizzo e sarà concordato prima con i professori”. La ministra ha chiarito che “non si tratterà di una ‘tesina’. Ma di un modo per valorizzare l’interesse degli studenti”. Nel colloquio i docenti potranno chiedere anche dell’alternanza scuola/lavoro tenendo conto del fatto che non sono state svolte tutte le ore previste. Infine qualche domanda potrà essere fatta anche su “Cittadinanza e Costituzione”: “Mi piacerebbe – ha detto la ministra – che in questo argomento rientrasse anche il coronavirus: come i ragazzi l’hanno vissuto rispetto alla Costituzione”.
Dispositivi di sicurezza
All’esame sia gli studenti che i commissari e il presidente si presenteranno con la mascherina. E’ probabile, tuttavia, che sedendo ad una certa distanza, lo studente potrà togliersela per svolgere più agevolmente il colloquio orale. L’organizzazione prevedrà il divieto di assembramenti all’esterno delle scuole: parenti e compagni non potranno aspettare il candidato come facevano gli altri anni. Ai collaboratori scolastici sarà dato il compito di “vigilare”.
La richiesta delle province
Sull’esame di Stato è intervenuto anche il presidente dell’Upi, Michele De Pascale: “I presidenti delle Province – ha spiegato – devono organizzare 7300 istituti superiori della Penisola, che sono appunto, di competenza provinciale. Mancano le indicazioni del Governo su quali protocolli adottare. Per questo abbiamo chiesto alla ministra Azzolina e alla vice Anna Ascani un incontro urgente”.