La Camera ha approvato la risoluzione della maggioranza favorevole allo scostamento di bilancio da 55 miliardi chiesto dal governo con 512 sì, un no e nessun astenuto. Nel corso delle dichiarazioni di voto solo il deputato Vittorio Sgarbi, del gruppo Usei, aveva annunciato voto contrario. In serata è arrivata anche l’approvazione del Def. In questo caso l’opposizione ha espresso voto contrario e il testo è passato con 295 voti favorevoli e 191 contrari.

Nella risoluzione sul bilancio si legge che il governo dovrà “monitorare costantemente la situazione di emergenza epidemiologica a seguito della graduale riapertura delle attività produttive e dell’attenuazione delle misure di distanziamento sociale al fine di mantenere in equilibrio le esigenze di tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini, di assistenza alle persone e di riapertura delle scuole di ogni ordine e grado e delle università con quelle di riavvio di tutte le attività produttive e di mobilità delle persone”.

Il governo dovrà inoltre “perseguire una politica di attenta ed efficace transizione tra la fase di emergenza e la fase di ripresa dello sviluppo anche utilizzando gli strumenti appropriati tra quelli resi disponibili dalle istituzioni europee, in modo da assicurare una risposta adeguata alla gravità della crisi in atto, migliorare le prospettive di crescita e garantire la sostenibilità della finanza pubblica”, e “promuovere, insieme agli altri governi dell’Eurozona, tutte le iniziative utili a sostenere gli interventi della Bce necessari a garantire il corretto funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria e evitare il sorgere di forti instabilità finanziarie all’interno della zona euro, contribuendo alla stabilità del mercato dei titoli di stato dei singoli Stati membri”.

L’altra richiesta è di “prevedere specifici interventi di sostegno per le attività maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria o che presentino maggiori difficoltà o ritardi nella riapertura”. Il documento impegna inoltre l’esecutivo a “realizzare interventi per aumentare il finanziamento e il potenziamento del sistema sanitario nazionale, delle forze dell’ordine, del sistema di protezione civile e di tutte le altre amministrazioni pubbliche, in particolare gli enti locali, che sono chiamate a dare una efficace risposta alla situazione emergenziale”.

Il governo dovrà “affiancare alle misure di sostegno della ripresa economica e competitiva del nostro Paese, un articolato Piano nazionale di riforme”, si legge nella risoluzione di maggioranza. Nel documento si impegna il governo, in particolare, a introdurre misure volte a semplificare le procedure amministrative poste a carico delle imprese e dei cittadini, con l’obiettivo di ridurne sia gli oneri sia il carico degli adempimenti. Inoltre dovrà essere attuata una riforma del sistema fiscale, ”improntata alla semplificazione, all’equità, alla riduzione del carico fiscale sulla produzione e il lavoro e alla tutela ambientale tramite incentivi, nonché ad un più efficace contrasto dell’evasione fiscale”.

Un altro intervento indispensabile da affiancare alla ripresa economica dovrà essere mirato alla “revisione e riqualificazione della spesa pubblica, orientando la stessa verso una logica di significativo aumento della produttività della Pa e verso un rafforzamento di quella sanitaria, per il welfare e per l’istruzione scolastica ed universitaria”. Infine si chiede di rafforzare le misure a sostegno delle famiglie.

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