“Anche un amico può essere considerato un affetto stabile“, così il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite della trasmissione di Radio Rai1 ‘Un Giorno da Pecora‘ risponde alla domanda dei conduttori su chi potremo incontrare dal 4 maggio. “Se è considerato un amico vero e non è una scusa…serve il buonsenso, questo è un periodo di transizione“. Poche ore più tardi, ai microfoni del Corriere tv, il viceministro precisa: “Si può parlare di affetto stabile, se si tratta di un partner o dell’unica persona cara che abbiamo in città. Il Dpcm chiarirà, ma io credo che affetto stabile è responsabilità. Significa non andare a trovare un amico solo per fare due passi, ma avere a cuore la sua salute e la nostra”.
“Diciamoci la verità – risponde a Giorgio Lauro e Geppi Cucciari – a volte le amicizie sono migliori e più durature di altri rapporti, a volti i fidanzati e le fidanzate sono pro tempore: pensi che con il mio migliore amico siamo stati battezzati insieme”. Alla domanda specifica di Lauro sul 4 maggio, il viceministro risponde di sì, fermo restando che “servono le regole per far capire che non è un liberi tutti” e, commenta, “se vedessi un amico ora dopo tre mesi rispetterei le regole, anche se un abbraccio vorrei darglielo”.
“Quella dell’amico mi pare un po’ azzardata perché uno rischia di spostarsi a prescindere – ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – Peraltro c’era il tema se valesse o meno l’autocertificazione. Proprio domani avremo una ulteriore riunione con il ministro agli Affari Regionali Boccia e su questo volevo avere proprio dei chiarimenti”.