Violenti scontri tra esercito e manifestanti e banche date alle fiamme o prese d’assalto. Sono le proteste che da alcuni giorni si verificano in Libano, in particolare nella zona nord del Paese. Gli antigovernativi manifestano contro il carovita, la corruzione e il sistema bancario, considerato assieme ai politici il principale responsabile della grave crisi economica in cui si trova il Paese. Le violenze sono cominciate ieri pomeriggio nel distretto di Tripoli, ma in serata si sono estese a Sidone, nel sud, a Beirut e nella valle della Bekaa. I dimostranti, in larga parte giovani armati di bastoni e pietre, hanno preso d’assalto le sedi dei diversi istituti bancari e hanno tentato di assaltare la sede della Banca centrale a Beirut e le sedi locali dell’istituto di credito nazionale a Sidone. Nella Bekaa le proteste si sono svolte nella cittadina di Barr Elias, lungo la strada Beirut-Damasco. Incidenti analoghi si sono registrati nel centro di Beirut e in altre zone della capitale.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione