In Spagna, in attesa dell’inizio della “fase zero”, il 4 maggio, del percorso verso la “nuova normalità”, il ministro della Sanità, Salvador Illa, ha annunciato tutti i dettagli dell’uscita dall’isolamento in una conferenza stampa in diretta dalla Moncloa, la sede del governo di Madrid. Dopo il permesso di far uscire, massimo per un’ora al giorno, i minori di 14 anni accompagnati da uno solo dei genitori, questo sabato sarà il turno per tutti i cittadini che potranno tornare a passeggiare con le persone con cui convivono e per chiunque voglia tornare a fare sport individuali. Ma solo in determinate fasce orarie.

Dal 2 maggio sarà possibile anche andare ad accudire gli animali e a lavorare negli orti privati per raccogliere i prodotti agricoli: gli spostamenti autorizzati saranno comunque minimi, all’interno del proprio municipio in quelli adiacenti. L’uso della mascherina protettiva è fortemente consigliato, così come il mantenimento della distanza sociale (compresa tra il metro e mezzo e i due metri), che può arrivare a essere una distanza di cinque metri per le persone che usciranno a fare sport.

Il ministro della Sanità, per tenere a bada i risentimenti e i contrattacchi dell’opposizione al governo di coalizione Psoe-Podemos, ha assicurato che per prendere queste decisioni si sono raccolte le opinioni e le necessità delle varie Comunità Autonome: “Lunedì ho avuto una riunione con tutti loro e mi hanno fatto presenti le proprie considerazioni”, ha dichiarato.

Illa ha ribadito quanto il piano sia graduale, flessibile e asimmetrico. I tre principi che caratterizzeranno il piano di attenuazione dell’isolamento sono quello di controllo e coordinamento, per avere dei criteri comuni in questo piano di transizione, quello di prudenza e cautela, seguendo costantemente l’evoluzione della pandemia, e quello dell’unità: “Siamo entrati insieme in questa situazione e ne usciremo insieme”.

Come funziona l’organizzazione per fasce orarie
Per le attività di sport individuale, dentro alla zona del municipio di residenza, e le passeggiate quotidiane con una persona con cui si convive, durante le quali ci si può allontanare al massimo un chilometro dal proprio domicilio, le fasce orarie sono due: dalle 6 alle 10 e dalle 20 alle 23. Le persone che per camminare hanno bisogno di accompagnatori o badanti potranno uscire dalle 10 alle 12 della mattina o dalle 19 alle 20 della sera. Le persone con più di 70 anni, pur senza bisogno di accompagnatori, potranno uscire in una di queste stesse fasce orarie. Le passeggiate per i minori di 14 anni sono state ristrette dalle 12 alle 19, sempre per un massimo di un’ora, accompagnati da un solo genitore. La divisione in fasce orarie non vale per i Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Quali sono i divieti?
Gli assembramenti sono ovviamente vietati e non si può uscire più di un’ora al giorno, in una sola delle suddette fasce orarie. Illa ha ripetuto moltissime volte quanto siano fondamentali prudenza e cautela: “Non si può smettere di temere il virus, non lo abbiamo ancora vinto”. Le persone ancora in quarantena, in isolamento domiciliare o con sintomi non sono autorizzate a uscire, in nessun caso.

Quali sono le norme da seguire?
La distanza interpersonale è fondamentale, da rispettare sempre, in qualsiasi contesto e situazione. Il ministro ha poi ricordato quanto sia importante lavarsi le mani e mantenere alto il livello di igiene negli spazi pubblici e privati.

Il responsabile tecnico del Ministero della Sanità, Fernando Simón, ha parlato della possibilità che nella Provincia di Madrid e in Catalogna l’allentamento delle misure non potranno iniziare l’11 maggio: “Sono le due Comunità Autonome con il maggior numero di casi di contagio, per questo il loro punto di partenza è più complicato e potrà iniziare più tardi”.

Durante la stessa conferenza stampa è intervenuta anche María José Rallo, segretaria generale dei Trasporti, spiegando che il governo, i sindacati e gli operatori dei trasporti stanno coordinando il proprio lavoro per rendere sicure le varie fasi del percorso verso la “nuova normalità”. Chi usufruirà del servizio pubblico dovrà proteggersi per proteggere anche gli altri.

Così, mentre da parte del Governo continuano ad arrivare appelli all’unità e alla lealtà, il presidente dei Popolari, Pablo Casado, torna ad attaccare l’operato di Sánchez, affermando che l’intero piano presentato dal Presidente è “improvvisato”. Casado ha poi avvisato che il suo partito non può essere “complice” di proposte che, secondo le sue parole, “conducono alla rovina economica e non assicurano la protezione sanitaria alla popolazione”. Il ministro Illa, dal canto suo, ha ribadito quanto il governo al momento abbia un unico avversario: il coronavirus. E per batterlo la mano rimane sempre tesa, anche verso coloro che non condividono le scelte del governo.

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