Non un nuovo modulo, ma l’autocertificazione già in vigore da compilare con qualche accorgimento in più: questo, secondo quanto scrive oggi il Corriere della Sera, sarà l’orientamento del Viminale per gli spostamenti dal 4 maggio in poi. Inclusa la novità della fase due, le visite ai “congiunti”.
Negli scorsi giorni si era parlato di una “certificazione-fotocopia” in cui sarebbero cambiati solo i riferimenti di legge, con l’inserimento dell’ultimo dpcm approvato dal premier Giuseppe Conte. Sarà quindi compito dei cittadini aggiungere a penna nell’apposito spazio la motivazione di spostamento. Quindi è possibile che si continuerà a usare lo stesso modulo compilando – come già adesso – gli spazi relativi all’indirizzo di partenza e di destinazione. Nel caso di visite ai parenti si dovrà barrare la casella “situazione di necessità” e successivamente specificare nell’apposito spazio (“A questo proposito dichiara che…”) che si sta andando a trovare un familiare, indicando il grado di parentela (o lo stato civile) ma non il nome, per ragioni di privacy. Indicazione che dovrebbe essere confermata in una nuova circolare del Viminale.
Uno dei nodi ancora da sciogliere è la definizione di “congiunto”, che dovrà essere chiarita definitivamente nella sezione domande frequenti (FAQ) del sito del governo, probabilmente nel fine settimana.