Il governatore della Sicilia accusa, Alitalia risponde. Nello Musumeci critica la compagnia aerea per “gravi inadempienze” nelle “misure di distanziamento sociale sugli aerei dalla Sicilia verso la Capitale”. In particolare, secondo il governo, “sul volo Catania-Roma” di mercoledì mattina “sarebbero stati imbarcati ben 96 passeggeri, senza la possibilità, dunque, di potere usufruire degli spazi adeguati che l’emergenza sanitaria impone”.
“Tutti i voli Alitalia sono operati nel rispetto delle normative in vigore che prevedono il metro di distanziamento a bordo solo per i voli dall’estero verso l’Italia”, la risposta della compagnia. Per i voli nazionali, specifica Alitalia, “dove tale distanza sarà obbligatoria dal 4 maggio” è stato “da tempo predisposto una autolimitazione con un riempimento massimo del 55% dei posti disponibili”.
Il governatore, mostrando una foto del caso, spiega di augurarsi che “si sia trattato di un episodio isolato, sia pure deplorevole e ingiustificabile”. Anche perché, aggiunge, “sul successivo volo di collegamento da Fiumicino per Milano è stato utilizzato un aereo più grande che ha consentito ai passeggeri di viaggiare più distanziati”. “Qui in Sicilia c’è un’intera economia che, alla luce dei numeri assai contenuti del contagio, chiede di potere ripartire, naturalmente con tutte le precauzioni necessari”, ha concluso il governatore siciliano.