Niente pic-nic o ritrovi tra amici, solo sport o passeggiate, rigorosamente mantenendo le distanze di sicurezza: da Nord a Sud, la Fase due inizia con la riapertura – graduale – delle aree verdi dal 4 maggio in poi, con delle regole comuni per tutti e specifiche esigenze dei sindaci: c’è chi, come Parma, sceglie di aspettare ancora, e chi invece, come Roma, utilizzerà anche droni per i controlli. Il Comune di Milano ha preparato dei cartelli per informare i cittadini sui principali comportamenti che sono permessi o vietati.
Milano, si corre con due metri di distanza – Alla riapertura, potrà entrare nelle aree verdi solo chi è senza sintomi da infezione respiratoria e senza febbre, ovviamente se non sono soggetti all’obbligo di quarantena. Si potrà camminare a un metro di distanza e correre a due metri di distanza, e ci si potrà sedere sulle panchine, anche qui lasciando un metro di spazio tra una persona e l’altra. Divieto tassativo di riunirsi in gruppo e creare assembramenti, non sarà consentivo nemmeno usare le aree giochi e le aree sportive con i relativi attrezzi. Se è consentito l’ingresso per le attività sportive, non lo è invece per quelle ludico-ricreative: quindi divieto di fare feste e pic-nic.
L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ha spiegato che il Comune di Milano sta lavorando ad un sito “per informare i cittadini sulla saturazione dei parchi in tempo reale in modo che, prima di uscire, si sappia se son vuoti o già abbastanza pieni”, scrive su Facebook. “Ci hanno proposto, se ne è parlato, alcune app di prenotazioni dei parchi per contingentare i numeri. Le abbiamo valutate ma pensiamo che sia un sistema non pienamente inclusivo, difficilmente applicabile agli spazi pubblici e comunque non controllabile in loco quindi al momento abbiamo scartato questi progetti”. Poi ha chiesto una particolare attenzione ai genitori: “Come avete letto, è vietato l’uso di altalene e altre aree giochi. Sarà difficile tenere lontani i bambini, però è una precauzione prevista a livello nazionale e vi preghiamo di portare pazienza nell’interesse della comunità anche se per i bambini mantenere il distanziamento fisico è molto più difficile”.
Roma, riaperture graduali e controlli – I parchi di Roma riapriranno gradualmente: si inizia il 4 maggio con la riapertura di Villa Borghese e Villa Doria Pamphilij – due polmoni storici della città – e poi via via in altre aree, compresa la periferia. Rafforzati i controlli all’ingresso: per scongiurare il rischio di assembramenti si farà ricorso anche all’utilizzo di droni.
Torino: “Un patto di responsabilità” – A Torino si potrà andare al parco per fare sporto, o attraversarlo per una passeggiata, ma non si potrà “sostare sulle panchine o usarlo come luogo di ritrovo”. Raccomandato anche qui l’uso della mascherine. Restano chiuse le aree gioco, mentre per quelle riservate ai cani il Comune sta preparando un’ordinanza per regolarne l’accesso. “Quello che stiamo facendo – spiega la sindaca Chiara Appendino – è un patto con i cittadini: noi riapriamo i parchi, voi li usate con responsabilità”.
Parma, tutto rimandato al 17 maggio – Parma sceglie la prudenza e non riapre subito i parchi: i giardini e le aree verdi comunali, dotati di servizio di apertura e chiusura, rimarranno infatti chiusi al pubblico fino al 17 maggio.
Palermo, ingressi su prenotazione – Nel capoluogo siciliano sarà attivato un sistema di accessi controllati: sul sito istituzionale un sistema di prenotazione permetterà alle famiglie con bambini e ai cittadini con disabilità di scegliere in quale area verde recarsi. L’ingresso avverrà per fasce orarie tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, con la modalità di prenotazione ‘oggi per domani’ per un massimo di cinque persone compresi gli adulti o gli accompagnatori.