Le frasi dell'ex premier hanno provocato una serie di reazioni, tra cui anche quella del sindaco di Bergamo ed ex renziano. Le sardine: "Non tolga a vittime dignità che meritano"
Le lodi dai seguaci, le critiche aspre da tutti gli altri. Hanno creato polemiche a non finire le frasi di Matteo Renzi al Senato, dove il leader di Italia Viva nel suo intervento di risposta all’informativa del premier Conte ha citato le vittime delle città più colpite dal Covid per dare forza al proprio discorso. “La gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire” ha detto l’ex sindaco di Firenze, per chiedere al governo di accelerare la ripresa delle attività nella cosiddetta Fase 2 che partirà dal 4 maggio.
La citazione delle vittime bergamasche e bresciane, però, non è piaciuta a molti. Tra i tanti commenti negativi alle parole del senatore semplice di Scandicci da segnalare quelle di Giorgio Gori. Che è sindaco di Bergamo eletto col Pd, ma in passato è stato vicinissimo all’ex Rottamatore, sin dai tempi delle prime Leopolde. Oggi, però, Gori non ha usato mezzi termini per definite ciò che ha detto Renzi: “Mi pare un’uscita a dir poco infelice. Se voleva rendere omaggio ai nostri morti, il modo – coinvolgerli a sostegno della sua proposta di riapertura delle attività – è decisamente quello sbagliato”. Gori ha poi provato a cercare una spiegazione dietro le parole dell’ex premier, giungendo però alla stessa conclusione: “Immagino che il leader di Italia Viva volesse sottolineare l’attaccamento al lavoro della gente di Bergamo e di Brescia – ha spiegato il sindaco di Bergamo – Ma sostenere che le vittime del virus, se potessero parlare, ‘vorrebbero’ oggi la riapertura appare purtroppo stonato e strumentale. Sono certo che Renzi ha pieno rispetto del dolore di queste province – ha concluso – Ma quella pronunciata al Senato è però una frase decisamente fuori luogo“.
Tra le accuse a Renzi c’è anche quella delle sardine, che hanno scritto sul loro profilo Twitter per stigmatizzare le parole dell’ex presidente del Consiglio: “‘I morti di Bergamo, se potessero, direbbero aprite anche per noi’. Non è #Salvini, non è Meloni e non è Fontana. Senatore #Renzi, i morti non parlano, non tolga a loro e a i loro parenti la dignità che meritano. #Parlamento”, si legge sul profilo ufficiale del movimento. Durissimo, invece, il commento dell’europarlamentare M5s Fabio Massimo Castaldo: “Sono rimasto inorridito dalle parole utilizzate da Matteo Renzi. Ma stiamo forse scherzando?” ha scritto su facebook, per poi aggiungere: “Ma come si permette questo personaggio in cerca d’autore, malato di visibilità, di strumentalizzare il dolore delle famiglie? Come si permette di utilizzare la sofferenza delle persone per fare propaganda? – ha attaccato Castaldo – Come si permette di sfruttare i morti per fare un attacco al governo? Vergogna! Renzi sappia che nessuno lo autorizza a farsi interprete dei sentimenti e dei desideri di chi purtroppo non c’è più – ha detto ancora – e men che meno del dolore delle loro famiglie! Chieda immediatamente scusa a tutti gli italiani – ha concluso – specialmente alle famiglie colpite gravemente dall’epidemia, la smetta con queste sparate”.