Le restrizioni su WhatsApp riguardanti l’inoltro dei messaggi, introdotte a inizio mese, cominciano a dare i propri frutti. Un portavoce di Facebook – proprietaria della popolare app di messaggistica istantanea – ha infatti dichiarato a Techcrunch che la diffusione dei contenuti virali sarebbe crollata di ben il 70% da quando le nuove limitazioni sono state implementate.
Per chi non lo ricordasse, agli inizi di aprile il team di sviluppo della popolare app di instant messaging aveva deciso di limitare a un solo contatto per volta la condivisione di messaggi che risultino già inoltrati a più di 5 contatti. Obiettivo della restrizione era di limitare la diffusione di fake news, messaggi virali e catene di sant’antonio varie, soprattutto in questo delicato periodo di pandemia. Una soluzione che – a quanto pare – sembra funzionare. Bisogna però anche tenere presente che quel 70% di condivisioni in meno non riguarderà unicamente le bufale, ma anche altro materiale, magari innocuo. WhatsApp infatti non ha modo di controllare il contenuto dei singoli messaggi e per questo ha dovuto optare per la sciabola, non potendo utilizzare il fioretto.
Questa comunque è solo la più recente delle iniziative intraprese dal gruppo Facebook per cercare di ostacolare o quanto meno rallentare la diffusione di notizie false sulle proprie piattaforme. “Da quando è stata dichiarata un’emergenza globale per la salute pubblica, lo scorso gennaio, abbiamo lavorato per consentire alle persone di venire in contatto con informazioni certe e verificate, provenienti solo da fonti certificate e da sanitari esperti e per impedire che informazioni dannose si diffondessero sulle nostre app” si legge infatti in un comunicato del colosso di Menlo Park.
WhatsApp e Facebook hanno compiuto numerosi sforzi per aiutare i governi di molti Paesi a raggiungere i propri cittadini e a condividere informazioni autorevoli sulla pandemia. In Italia, per esempio, è stato lanciato un servizio per la verifica immediata delle notizie ricevute che si basa sull’organizzazione indipendente Facta, che consente di segnalare una fonte semplicemente inviando un messaggio al numero +39 345 6022504. Su Facebook, WhatsApp e Instagram inoltre sin dall’inizio sono apparsi dei box che rimandano a siti istituzionali come quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità o del Ministero della Salute. Se avete dubbi su una notizia ricevuta comunque potete utilizzare anche la pagina dell’AGCOM per verificare se sia presente nell’elenco delle fake news più diffuse, consultando anche quelle per cui esiste già una verifica con relativa spiegazione.