L'ex deputato e leader molto ascoltato nel Movimento ha scritto un post su Facebook per attaccare il senatore. Secondo lui non ha reale intenzione di far cadere il governo, ma sono altri "boiardi di Stato" che starebbero tramando per avere un cambio al comando
Contro Matteo Renzi che “merita l’oblio”, ma soprattuto contro chi trama per “un governo d’unità nazionale” e punta ai miliardi che saranno spesi nella ricostruzione. L’ex deputato e leader molto ascoltato nel M5s Alessandro Di Battista, dopo lo scontro in Parlamento sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte, ha scritto un post su Facebook che attacca quello che ormai è il nemico palese dell’esecutivo, ovvero il leader di Italia viva. E’ partito dalla strumentalizzazione dei morti per coronavirus, che il senatore è arrivato a usare per far loro dire che sarebbero i primi a “volere le riaperture”, e ha chiesto che sia “disinnescato una volta per tutte“. Anche perché, secondo il grillino, il pericolo non è lui: il senatore è “frustrato ma non così stupido da far cadere un governo che prova a ricattare per ottenere nomine e prime pagine sui giornali”.
Il primo a commentare le frasi dell’ex deputato 5 stelle è stato il deputato di Italia viva Michele Anzaldi: “E’ una minaccia?”, ha scritto su Twitter. “Vuole eliminare Italia Viva dalla maggioranza e far cadere il governo Conte? Anche Crimi-Di Maio vogliono disinnescare Renzi? I vertici M5s dicano pubblicamente se la pensano come Di Battista. E’ necessaria chiarezza”. Se proprio oggi l’ex premier ha registrato un video per ribadire e difendere quanto detto ieri in Senato, al momento non ha commentato le frasi di Di Battista.
“Qualcuno si stupisce del cinismo di Renzi, capace persino di tirare in ballo i morti di Bergamo e Brescia per un po’ di visibilità”, è stato l’esordio su Facebook. “Io no. Conosco il soggetto e conosco i suoi reali obiettivi che nulla hanno a che fare con la politica. Che le sue parole suscitino indignazione è più che normale, tuttavia sarebbe meglio metter da parte la rabbia e pensare a come disinnescarlo una volta per tutte. Renzi, ormai da anni, non è più un politico. Lui per primo sa che non tornerà mai ad essere Premier o Ministro. Gli basta essere lobbista di se stesso. Si guadagna bene in fondo. Egli provoca, dice tutto e il contrario di tutto, fa finta di essere uno capace di fare o disfare governi ma è tutto marketing, o fuffa se solo ce ne rendessimo conto”.
Secondo Di Battista, il senatore è “frustrato” dalla popolarità del premier, ma non per questo arriverà fino in fondo alle sue stesse minacce: “E’ vero, detesta Conte, d’altro canto è più che normale che un tipo che sta sulle palle persino a se stesso invidi un Presidente con un alto gradimento popolare. E’ frustrato, ma non così stupido da far cadere un governo che prova a ricattare per ottenere nomine e prime pagine sui giornali. Denaro e potere, siamo alle solite. Al soggetto dei voti non importa nulla (anche perché non ne ha)”. Quindi ricorda l’attività di conferenziere di Renzi: “Al contrario è molto più interessato ai cachet che si porta a casa per deliziare con le sue idee (quindi con il nulla) platee di nobili sauditi. Da anni ormai Renzi sfrutta la politica per far soldi. Il business dei convegni non è niente male. Prima del covid lo si vedeva più a Riad che a Rignano sull’Arno. Si sa vendere il giovanotto ma per farlo ha bisogno di una carta: i giornali”. Proprio la stampa, secondo Di Battista dà eccessivo valore alle uscite del leader: “I giornali lo tengono in vita e gli danno le pezze d’appoggio per chiedere 20.000, 30.000, 40.000 euro a convegno (più viaggio in business class)”.
Infine, dice Di Battista, bisogna rendersi conto che le manovre vanno oltre lo stesso Renzi: “Un uomo così semplicemente merita l’oblio. Non vale lo sdegno delle vostre bacheche FB. Non vale un minuto della nostra vita nemmeno per schernirlo. E soprattutto non vale le prime pagine dei giornali né il timore che faccia cadere il governo. Uomini ben più importanti e potenti di lui brigano per far cadere il governo in questo momento. E non lo fanno per avere “i ritagli” dei giornali. Figuriamoci, semmai i giornali li comprano. Lo fanno perché un governo tecnico/di unità/di tutti (e quindi non dei cittadini) per loro è una garanzia. Nei prossimi mesi ci saranno da spendere decine di miliardi di euro nella ricostruzione. Pensate davvero che i soliti boiardi di Stato non stiano già tramando per rifilarci nuovi Mose o Ponti sullo stretto?”. Quindi, conclude: “Derenzizziamoci insomma, è un modo per prestare attenzione a quel che conta davvero per le nostre vite e per il nostro futuro e poi è un modo per disinnescare questo mediocre che si crede importante. Fa parlare i defunti per uno straccio di visibilità ecco, togliamogliela una volta per tutte, così sarà lui l’unico ‘morto’ che parla”.