La fiducia nel premier Giuseppe Conte al 41 e quella nel governo al 40 (entrambe in calo di un punto), anche se il 45,8% degli intervistati vorrebbe che ci fossero più aperture nella fase 2. Alla vigilia della attesa data del 4 maggio, secondo le ultime rilevazione di Index Research per Piazza Pulita su La7, l’esecutivo resta alto nei gradimenti anche se viene segnalata una prima tendenza in calo dall’inizio della crisi per coronavirus. Nella classifica dei leader, dietro Conte, stabile al 32 c’è Giorgia Meloni e subito dietro al 31 (-1) Matteo Salvini. In coda Luigi Di Maio (14) e Matteo Renzi (11). Per quanto riguarda le intenzioni di voto, si conferma invece il trend negativo della Lega che scende al 26,6% (-0.3% e quasi 8 punti percentuali in meno rispetto alle Europee). Stabile a meno 5 punti di distanza il Partito democratico. M5s al 14,7 (+0.1%).

Secondo Index Research, il premier Conte si conferma il leader più gradito, anche se perde un punto rispetto a una settimana fa, passando da 42 a 41. Distante 9 punti c’è Giorgia Meloni che però scavalca Matteo Salvini: la leader di Fratelli d’Italia è a 32, il leghista invece scende a 31 (- 1). I due leader del centrodestra superano di quasi dieci punti il segretario Pd Nicola Zingaretti (23). Poi ci sono nell’ordine Berlusconi, Calenda, Di Maio e infine Matteo Renzi, in coda stabile con 11 punti. Il governo invece, che proprio il leader di Italia Viva minaccia di far cadere, gode di una fiducia stabile a 40 punti, anche se dopo il picco massimo di 43 toccato il 16 aprile, perde un altro punto rispetto alla settimana scorsa.

Anche a guardare le intenzioni di voto, Index Research nel suo sondaggio per Piazza Pulita stima Italia Viva al 3,8%, in calo dello 0,2 rispetto a una settimana fa. Se continua a cedere qualche consenso la Lega, continua a rosicchiare intenzioni di voto invece Fratelli d’Italia che sale al 13,2%, più del doppio a quanto Meloni aveva raccolto alle ultime Europee. Stabile al 21,6% il Pd, così come il M5s che guadagna solo un decimo di punto percentuale e arriva al 14,7 per cento.

Per quanto riguarda il coronavirus e la Fase 2, il sondaggio di Index Research rileva che quasi un intervistato su due ritiene le misure previste dal governo “sbagliate”, perché “bisognerebbe aprire di più“. C’è però anche un 30,9% che le definisce giuste e un altro 14,4% che le ritiene “sbagliate” per il motivo opposto, “è troppo presto per riaprire”. Il fronte di chi spinge per aprire e quello dei prudenti quindi sembrano equivalersi. Inoltre, il 42,% degli intervistati (maggioranza relativa) ritiene che siano giuste misure diversificate tra le Regioni, come previsto dal governo a partire dal 18 maggio. Infine, più di un italiano su due si è già rassegnato a non fare le vacanze.

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