Conte ha ribadito l’intenzione italiana di portare il tema al centro dell’agenda del G20 del 2021, ma il primo step sarà la conferenza del 4 maggio organizzata dalla Commissione europea e con la quale si punta a raccogliere 7,5 miliardi di euro per la ricerca
Uno sforzo comune per la lotta al Covid e la ricerca di un vaccino nel più breve tempo possibile. Sono questi i contenuti della conversazione telefonica che si è tenuta nel pomeriggio di sabato tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e Bill Gates, il fondatore di Microsoft oggi impegnato con la fondazione Bill & Melinda Gates, che ha più volte espresso la volontà di finanziare la produzione mondiale di un vaccino contro il coronavirus che si dovesse rivelare efficace.
Fonti del Governo fanno sapere che la promozione della cooperazione globale nella lotta al coronavirus, di cui la conferenza del 4 maggio promossa dalla Commissione Europea rappresenta un primo step, è stata al centro del colloqui tra i due. Il magnate americano ha riconosciuto l’impegno assicurato dall’Italia, negli anni, al contrasto alle pandemie e al sostegno della ricerca scientifica finalizzata ai vaccini. E Conte ha ribadito l’intenzione italiana di portare il tema al centro dell’agenda del G20 del 2021, a presidenza italiana, elemento questo fortemente sostenuto da Bill Gates anche nella prospettiva di fornire adeguata tutela a quei Paesi in via di sviluppo che dovessero risultare colpiti dalla pandemia e meno attrezzati a combatterla.
Il piano europeo per la ricerca di un vaccino: raccolta fondi da 7,5 miliardi
L’iniziativa a cui hanno fatto riferimento Conte e Gates nel corso della chiamata è quella promossa dalla Commissione europea e sostenuta da Francia, Italia, Germania, Norvegia e Consiglio Ue e rinominata World against Covid-19. Si tratta di un piano di cooperazione globale per la ricerca di un vaccino contro il coronavirus che proprio il 4 maggio sarà presentato ufficialmente in una conferenza di donatori con cui si punta a raccogliere almeno 7,5 miliardi di euro di finanziamenti.
Il testo è firmato da Conte, dal presidente francese Emmanuel Macron, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, dalla premier norvegese Erna Solberg e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “È questo il dovere della nostra generazione – si legge nella lettera – e sappiamo di potercela fare. Sostenendo insieme la scienza e la solidarietà oggi, getteremo le basi per una maggiore unità domani. La posta in gioco è alta per tutti. Nessuno è immune, nessuno può sconfiggere il virus da solo e nessuno sarà davvero al sicuro finché non lo saremo tutti, in ogni Paese. Dobbiamo riunire le menti più brillanti e più preparate del mondo per trovare i vaccini e le terapie necessari per rimettere in salute il pianeta”.
I leader dei Paesi Ue annunciano inoltre che “stiamo concretizzando l’impegno dei leader del G20 a fornire una risposta coordinata al virus su larga scala. Sosteniamo l’appello all’azione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Abbiamo inaugurato di recente l’acceleratore Access to Covid-19 Tools (Act), una piattaforma di cooperazione globale che intende dare impulso e potenziare la ricerca, lo sviluppo, l’accesso e la distribuzione equa del vaccino e di altri strumenti diagnostici e terapeutici in grado di salvare vite. Questo ha gettato le basi di una vera alleanza internazionale contro il Covid-19″.
I 7,5 miliardi di euro che la Commissione si augura di raccogliere serviranno ad avviare “una cooperazione globale senza precedenti che coinvolgerà scienziati e autorità di normazione, industria e governi, organizzazioni internazionali, fondazioni e operatori sanitari. Sosteniamo l’Oms e siamo lieti di unire le forze con organizzazioni esperte come la fondazione Bill & Melinda Gates e il Wellcome Trust.
Ogni euro raccolto sarà convogliato principalmente tramite organizzazioni sanitarie mondiali riconosciute come Cepi, Gavi, l’Alleanza per il vaccino e tramite il Fondo mondiale e Unitaid, per sviluppare e distribuire il più rapidamente possibile e a più persone possibili gli strumenti diagnostici, le terapie e i vaccini che aiuteranno il mondo a superare la pandemia. Se riusciamo a sviluppare un vaccino prodotto dal mondo per il mondo, questo vaccino sarà un bene pubblico globale unico del 21esimo secolo. Insieme ai nostri partner, ci impegniamo a renderlo disponibile e accessibile a tutti”.