Il commissario per l'emergenza covid-19, nel corso di una conferenza stampa, ha parlato della fase 2 e della necessaria ulteriore responsabilità dei cittadini: "Tutti dovremo immaginare uno scambio ragionevole tra la libertà relativa e la salute assoluta"
“Da lunedì 4 maggio comincia la cosiddetta fase 2. Dobbiamo essere consapevoli che inizia una sfida che è ancora più difficile”. Per il commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri., da ora in poi gli italiani dovranno avere un “supplemento ulteriore di responsabilità”. E ha annunciato che da lunedì tutti i cittadini “che vorranno acquistare le mascherine, le troveranno al prezzo o massimo di 50 centesimi al netto dell’Iva in 50mila punti vendita, uno ogni 1.200 abitanti. Dalla metà di maggio i punti vendita diventeranno 100mila, uno ogni 600 abitanti”. Quindi Arcuri ha mostrato i primi prototipi delle mascherine per bambini, con impresse le immagini di cartoni animati o supereroi. “Le metteremo sul mercato molto presto e saremo in condizioni di garantire alla riapertura delle scuole una consapevolezza anche da parte dei più giovani”.
Da lunedì, inoltre, ha annunciato sempre Arcuri, “in molti laboratori selezionati dal ministero della Salute arriveranno i test sierologici. Comincerà l’indagine campionaria a cui verranno sottoposti i primi 150 mila italiani presenti dal campione definito da Istat e Inail”. Per questa fase, “i cittadini verranno contattati nei prossimi giorni e verrà chiesto loro di sottoporsi al test nel laboratorio più vicino. Ovviamente (per questi 150mila ndr) lo faranno gratuitamente. I risultati saranno anonimi, nella piena tutela della legge sulla privacy. Abbiamo anche acquistato altri 5 milioni di campioni che distribuiremo nei prossimi 2 mesi”.
I prossimi giorni saranno decisivi per capire gli effetti della ripartenza. “La relativa libertà che ognuno di noi sta per guadagnare”, ha detto sempre Arcuri in conferenza stampa, “deve essere governata dalla tutela della salute di tutti noi. Da lunedì mattina tutti dovremo immaginare uno scambio ragionevole tra la libertà relativa e la salute assoluta, tra ognuno e tutti. Fino ad oggi noi abbiamo fatto tutti moltissimi sacrifici e di questo dobbiamo essere riconoscenti a tutti gli italiani. Da lunedì chiediamo loro un supplemento di ulteriore responsabilità”. Perché, ha continuato, “inizia il secondo tempo di una partita che non sappiamo quanto durerà e come finirà. Non dobbiamo dimenticarci i sacrifici fatti nel primo tempo e dobbiamo capire che saremo ancor più protagonisti del risultato finale”.
Nel corso della conferenza stampa Arcuri ha anche ringraziato le aziende che hanno permesso la realizzazione dei macchinari per la produzione delle mascherine, “a partire dalla Ima di Alberto Vacchi e del suo staff” e “dalla Fameccanica del Gruppo Angelini”. Poi si è rivolto a Fca e Luxottica che – ha detto – “hanno messo a disposizione il loro know-how, le loro risorse e le loro intelligenze per ospitare molte delle macchine che stiamo producendo”. Infine, ha specificato, “la Coop ha deciso di non chiedere il ristoro anche se il costo di acquisto delle mascherine è stato più alto, sono stati tutti generosi, è giusto dire che qualcuno lo è stato di più“.