Riapriranno le fabbriche, i cantieri privati, il commercio all’ingrosso, i parchi e giardini pubblici. Si potrà andare a trovare i parenti ma anche gli “affetti stabili“, purché abitino nella stessa Regione. Si torneranno a celebrare i funerali, con un massimo di 15 persone, mentre la Sardegna apre addirittura a tutte le funzioni. E chi è rimasto bloccato dal lockdown potrà tornare al proprio domicilio, abitazione o residenza. Sono gli allentamenti che scattano da lunedì 4 maggio per effetto del Dpcm varato domenica scorsa dal premier Giuseppe Conte. Molte Regioni continuano però a muoversi in ordine sparso. Se in Calabria la governatrice Jole Santelli ha riaperto bar e ristoranti con tavoli all’appello ma vuol chiudere i confini a chi viene da fuori, sono tanti i presidenti che stanno procedendo di testa loro.
Così in Toscana e Abruzzo già dall’1 maggio è consentito passeggiare, in Veneto, Liguria, Marche, Puglia e Sardegna chi ha una barca può andare a fare la manutenzione annuale, in Abruzzo, Emilia-Romagna e Puglia via libera a raggiungere le seconde case ma solo per fare lavori (e gli emiliano romagnoli sono anche tenuti a rientrare in giornata), mentre i veneti possono andarci senza restrizioni e i siciliani solo a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma “vi rimangano per la stagione“. In Lazio ed Emilia-Romagna le spiagge sono chiuse ma Riccione minaccia ricorso, nelle Marche e a Viareggio sono aperte già dall’1 maggio, a Genova saranno accessibili da lunedì.
Lombardia: guanti sui mezzi pubblici – Il presidente Attilio Fontana ha firmato due nuove ordinanze con indicazioni per la ‘fase 2’ e per il trasporto pubblico locale valide dal 4 maggio. È confermato l’obbligo dell’uso delle mascherine o di altri indumenti per coprire naso e bocca e vengono emanate disposizioni specifiche per i mercati all’aperto – possono aprire “a condizione che il Sindaco del comune di riferimento adotti e faccia osservare un piano per ogni specifico mercato” – e per il commercio al dettaglio. L’accesso “è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani”, gli esercenti devono mettere a disposizione dei clienti guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per le mani, i gestori dei supermercati hanno la raccomandazione di rilevare la temperatura corporea dei clienti e del personale. A bordo dei mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio l’utilizzo di guanti e mascherine. I sedili da non utilizzare sono contrassegnati da segnali ben visibili. Igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi, infrastrutture e stazioni vengono effettuate almeno una volta al giorno.
Veneto: attività sportiva solo nel Comune di residenza, sì a manutenzione barche – Da lunedì 4 maggio in Veneto si potrà svolgere attività sportiva, inclusa quella ciclistica, all’interno del Comune di residenza. Lo ha anticipato in diretta Facebook il governatore Luca Zaia, che dettaglierà le riaperture in un’ordinanza in arrivo per domenica 3. La limitazione resterà in vigore almeno per una settimana. L’uso di mascherina e guanti. Zaia già il 27 aprile aveva consentito lo spostamento individuale su tutto il territorio regionale per recarsi alle seconde case di proprietà o alle imbarcazioni ormeggiate al di fuori del Comune di residenza per la manutenzione e la riparazione.
Emilia-Romagna: resta il divieto di andare in spiaggia. Seconde case solo in giornata – Da lunedì ci sarà l’obbligo della mascherina, sia nei locali pubblici sia all’aperto dove non è possibile rispettare il distanziamento di un metro, mentre rimane il divieto di accesso alle spiagge anche per chi abita al mare. Sono le due principali differenze rispetto alle misure previste dal Dpcm. Duramente contestate da alcuni primi cittadini: la sindaca di Riccione Renata Tosi ha dato mandato all’ufficio legale del Comune di presentare un ricorso al Tar contro l’ordinanza “auspicandone la revoca da parte della regione in autotutela”.
Possono invece riaprire le biblioteche per il prestito dei libri anche se alcuni Comuni, a cominciare da Bologna, le terranno chiuse. C’è un parziale via libera anche per l’accesso alle seconde case, ma solo se nella stessa provincia. E bisogna andardi da soli e in giornata. Gli atleti degli sport di squadra sono equiparati a quelli delle discipline individuali: possono tornare ad allenarsi, anche nei centri sportivi delle società, purché individualmente.
Liguria: sì alla spesa fuori dal Comune. Genova riapre le spiagge. Sindaci contro Toti – In Liguria non cambierà molto perché il governatore Giovanni Toti aveva consentito già dal 27 aprile il servizio da asporto in bar, ristoranti, pasticcerie e tutto il comparto della ristorazione, la corsa e l’uscita in bici dalle 6 alle 22 in modo individuale, la pesca sportiva sui fiumi, lungo moli e banchine, la manutenzione e riparazione delle barche da parte dell’armatore o del marinaio anche se con obbligo del rientro a casa la sera, passeggiate individuali o con congiunti che dividono la stessa abitazione nel comune. Nei giorni scorsi è stato poi annunciato che da lunedì sarà consentito andare a fare la spesa ovunque all’interno del territorio della provincia o Città Metropolitana. Oltre 80 sindaci liguri di centrodestra e centrosinistra hanno però firmato un documento con il quale si invita il governatore a non disporre nuove ordinanze e si chiede che la riapertura “avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione”. Genova, intanto, conferma, da lunedì, l’apertura dei parchi cittadini, delle spiagge e della passeggiata a mare. La protezione civile consegnerà all’ingresso dei parchi un volantino con le regole da rispettare. A La Spezia (centrodestra) al contrario sono aperte le spiagge ma i parchi pubblici rimarranno chiusi con una ordinanza che resta in vigore fino al 17 maggio.
Toscana: sì alle passeggiate, a Viareggio aperte le spiagge – In Toscana già dall’1 maggio è consentito svolgere attività motoria, a piedi o in bicicletta, nel proprio Comune, sia in modo individuale sia con i figli minori, accompagnatori di persone non completamente autosufficienti o residenti nella stessa abitazione. Viareggio ha anche aperto le spiagge. A Firenze da lunedì saranno obbligatori, sui mezzi pubblici, guanti e mascherina.
Marche: passeggiate in spiaggia (ma non ad Ancona) e manutenzione barche – Via libera nelle Marche dalla mezzanotte del 4 maggio alle passeggiate, svolte in maniera individuale, sulle spiagge, nel rispetto del distanziamento sociale. Vietati invece gli assembramenti e le soste sull’arenile. Ma la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli ha deciso che nella sua città il via libera scatterà solo dal 18 maggio. In tutta la Regione da lunedì sono consentite le attività di asporto, l’apertura dei negozi di alimentari anche la domenica, la manutenzione delle barche, lo spostamento per attività motorie all’aria aperta anche con bicicletta, la pesca sportiva comprese le attività subacquee sia in acque interne sia in mare.
Abruzzo: dal 30 aprile sì a jogging, aperte le aree verdi. A Pescara 1 maggio sul lungomare – Il governatore Marco Marsilio ha consentito già dal 30 aprile le attività motorie su tutto il territorio comunale, la pesca, passeggiate a cavallo, allenamento e addestramento di cani, taglio dei boschi e raccolta della legna, cibo da asporto anche con servizio ‘drive’, toelettatura degli animali di compagnia, possibilità di raggiungere le seconde case per manutenzione, di andare in auto insieme o sulle moto in due se si risiede nella stessa abitazione, oltre a riaprire i parchi, le aree gioco, ville e giardini pubblici, aree verdi comunali e mercati. Il Comune di Pescara ha recepito il provvedimento e ha revocato l’interdizione dell’accesso alla spiaggia. Risultato: il primo maggio moltissime persone si sono riversate sul lungomare e sulla spiaggia, con tanto di gruppi di amici seduti sui muretti e ai tavolini degli stabilimenti balneari chiusi. Molte le persone senza mascherina, dato che secondo alcune interpretazioni quel provvedimento fa cessare anche l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione. Il Comune ha chiarito che “le strade sono tutte percorribili, ma soltanto e sempre nei limiti del decreto Conte. Le notizie secondo le quali l’ordinanza permetterebbe di andare dovunque senza limiti e/o vincoli sono false e/o frutto di una interpretazione errata”.
Lazio: da lunedì supermercati potranno aprire fino alle 21:30. Spiagge restano chiuse – Nel Lazio i supermercati da lunedì potranno aprire dalle 8 del mattino alle 21.30 di sera. E’ una delle linee guida annunciate in conferenza stampa dal vice presidente Daniele Leodori. La Regione ha scritto le regole per permettere asporto e take away da bar, ristoranti, pizzerie, che dovranno seguire precise regole di sicurezza su produzione, confezionamento e vendita. In tutti i luoghi aperti al pubblico al chiuso ci sarà l’obbligo della mascherina, così come negli incontri all’aperto anche con una sola persona. In più va rispettata la distanza di un metro sempre, come ha ricordato il governatore Nicola Zingaretti. Resta l’indicazione di lavare frequentemente le mani, l’igienizzazione almeno quotidiana di tutti i locali, la misurazione della temperatura per i lavoratori all’inizio dell’attività giornaliera. Per ora restano chiuse le spiagge. Mentre riaprono i set cinematografici, ma saranno ‘blindati’. Gli attori dovranno fare i test prima delle riprese, e dovranno indossare le mascherine appena escono di scena. La prossima settimana partiranno tavoli di concertazione con le categorie in vista delle future riaperture dei comparti che restano ancora fermi, a partire da stabilimenti balneari, negozi di abbigliamento, parrucchieri ed estetisti.
Campania: take away su prenotazione, passeggiate libere, corsa solo la mattina presto – Sì al cibo da asporto, niente fasce orarie per passeggiare e sì alla possibilità di correre tra le 6 e le 8:30. Dopo un “incontro di merito con la task force e i rappresentanti delle Camere di Commercio” la Campania di Vincenzo De Luca ha definito nuovi particolari in vista del 4 maggio, quando come già annunciato scatterà l’obbligo di indossare la mascherina. Si è deciso di eliminare le fasce orarie in cui era consentita l’uscita dei cittadini, mentre resta in vigore quella (tra le 6 e le 8:30 del mattino) riservata al jogging, che va fatto rispettando comunque il distanziamento sociale, si sottolinea. Il servizio di asporto sarà svolto “sulla base di prenotazioni telefoniche o online”, con banco vendita “posto all’ingresso dell’esercizio commerciale”, e i gestori saranno “responsabili del distanziamento e anche di quello di eventuali rider per il delivery”. Inoltre è obbligatorio l’uso da parte del personale di mascherine e guanti, pena la chiusura per una settimana del locale.
Puglia: sì a pesca amatoriale, quarantena per chi rientra – Via libera in Puglia, dal 4 maggio, alla pesca amatoriale e alla riapertura degli esercizi di toelettatura degli animali: sarà possibile anche raggiungere le seconde case, ma solo per fare manutenzione, così come saranno autorizzati gli spostamenti nella regione per la riparazione delle imbarcazioni da diporto. Dal 29 aprile sono stati già riaperti i cimiteri, mentre ristoranti, bar, pasticcerie e pub sono autorizzati a fare, oltre le consegne a domicilio, anche take away. Da lunedì, poi, chi rientra in Puglia per soggiornarvi un lungo periodo dovrà comunicare l’arrivo all’Asl o al medico di base e restare in quarantena a casa per almeno 14 giorni. La nuova ordinanza è stata condivisa con il comitato dei sindaci Anci Puglia, ma non ha incontrato il parere favorevole di tutti. Il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato (M5S), ad esempio, ha criticato le decisioni della Regione Puglia e ha bloccato sia la vendita con asporto nel suo comune sia la riapertura del cimitero.
Sicilia: sì a spostamento nelle seconde case, asporto, sport amatoriale – In Sicilia da lunedì si avvia la “graduale riapertura” che il presidente della Regione, Nello Musumeci, aveva preannunciato nei giorni scorsi. L’ordinanza, in vigore dal 4 al 17 maggio, si muove all’interno delle linee guida fissate da Roma, seppure con qualche “forzatura”. A cominciare dal permesso alle famiglie di trasferirsi nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione ma vi rimangano per la stagione. Disco verde anche per l’asporto da ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub, con il divieto di consumare nei locali e nelle adiacenze. Si può accedere al cimitero e acquistare fiori e piante. Consentita la toelettatura degli animali. Novità pure per le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Rimangono in vigore le limitazioni all’accesso all’isola almeno fino al 17 maggio. In quella stessa data il governatore spera di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le botteghe dei parrucchieri per uomo e per donna.
Sardegna: via libera alle messe e servizi alla persona aperti dall’11 maggio – Questa sera il governatore Christian Solinas firmerà la nuova ordinanza che dovrebbe contenere l’adeguamento alle misure già definite da Palazzo Chigi. Tra i primi provvedimenti che mostrano un balzo in avanti rispetto alle disposizioni del Governo c’è quello che riguarda le funzioni religiose: “In armonia con il Dpcm che ha sospeso le cerimonie civili e religiose, ma non le funzioni religiose – ed esiste, nell’ordinamento giuridico italiano, una netta distinzione tra cerimonia, funzione e pratica religiosa – consentiamo lo svolgimento delle funzioni eucaristiche ordinarie con obbligo di distanziamento tra le persone, divieto di assembramento e l’obbligo di indossare idonei dispositivi di protezione”.
Ma a frenare sul via libera alle messe sono i Vescovi della regione: “I Vescovi sardi, pur apprezzando l’attenzione che il Presidente Solinas ha rimarcato nella conferenza stampa di oggi verso l’apertura delle chiese alle celebrazioni eucaristiche, si riservano di leggere e valutare il testo dell’ordinanza regionale che verrà firmata, tenendo conto che non sono stati consultati precedentemente e che decisioni di questo tipo competono unicamente all’Autorità ecclesiastica”.
Inoltre, vengono anticipati i tempi anche per la riapertura delle attività che riguardano i servizi alla persona, come ad esempio i parrucchieri, estetisti, tatuatori ma anche esercizi di vendita di abbigliamento e calzature, gioiellerie, profumerie, potranno essere riaperti a partire dall’11 maggio.
Interi nuclei familiari conviventi e residenti in Sardegna si potranno spostare nelle seconde case, ma non potranno restare a dormire per la notte: “Siamo profondamente convinti che se un nucleo familiare convive in una casa in città non c’è alcun rischio di contagio posto all’interno di un’altra casa che non sia in città”, ha spiegato il governatore.
Via libera anche agli allenamenti per gli sport di squadra, anche se in forma individuale: “Ho autorizzato per gli atleti di discipline sportive per squadre l’allenamento in forma individuale. E questo significa che gli atleti del Cagliari calcio potranno riprendere individualmente gli allenamenti all’interno di centri sportivi e strutture a porte chiuse, ma all’aria aperta”. Solinas ha poi precisato che, “sempre nel rispetto delle regole del distanziamento e col divieto di assembramento, ho consentito sull’intero territorio la pratica degli sport individuali all’aria aperta. Si possono svolgere a livello individuale e con turnazione all’interno dei centri sportivi”.