Non importa quando, ma la finale di Coppa del Re si dovrà giocare necessariamente a porte aperte. Un principio che trova d’accordo tanto la Real Sociedad quanto l’Athletic Bilbao. Proprio per questo i presidenti dei due club, Jokin Aperribay e Aitor Elizegi, hanno rivolto un appello congiunto alla Federcalcio spagnola affinché l’ultimo atto della coppa nazionale, che da 110 anni non metteva l’uno contro l’altro due club baschi, si giochi “come una competizione ufficiale, con la presenza del pubblico e in una data futura da stabilire di comune accordo”.
Nel comunicato inviato lunedì pomeriggio alla Federazione, i due club hanno ribadito che la loro volontà “è sempre stata, ora e prima, di giocare la finale con la presenza dei propri tifosi” e hanno chiesto al Segretariato Generale della RFEF che la Commissione delegata dell’Assemblea generale della Federazione, la cui prossima riunione si terrà venerdì 8 maggio, sottoscriva un accordo per modificare il calendario e garantire una partita a porte aperte.
Una scelta importante, soprattutto se letta in relazione a un’altra lettera, quella che la Uefa ha inviato lo scorso giovedì alle sue 55 federazioni. Il documento stabilisce che tutte le finali dei trofei nazionali devono disputarsi prima del prossimo 5 agosto. In caso di mancato rispetto di questa scadenza, i club finalisti saranno costretti rinunciare al posto in Europa League garantito dalla conquista del titolo, con il pass per il torneo continentale che sarà attribuito alla settima classificata (al momento il Valencia).
Esattamente quello che dovrebbe capitare a Real e Athletic, che per giocare a porte aperte dovranno aspettare almeno la fine del 2020 (e dire addio ai 2,9 milioni di euro garantiti dalla partecipazione al secondo trofeo europeo). Ma la decisione delle due società basche è arrivata anche grazie al sostegno della Federcalcio spagnola, che il 30 aprile aveva annunciato che avrebbe lasciato liberi i due club di decidere se giocare subito, a porte chiuse, o rimandare la finale a data da destinarsi, e che avrebbe fatto tutto il possibile per far disputare la partita “al momento opportuno fra il 2020 e il 2021”, ma comunque entro una settimana dalla finale della prossima stagione.
“Con questa decisione – hanno affermato le due società nel comunicato congiunto – Real Sociedad e Athletic Club vogliono valorizzare uno degli eventi sportivi più prestigiosi e tradizionali che possono essere giocati nel calcio mondiale, unico in questa edizione, e farlo insieme ai loro tifosi, tifose, abbonati, abbonate, soci e socie, la vera essenza e ragion d’essere di questo meraviglioso sport”. Ora non resta che aspettare l’ufficializzazione del rinvio da parte della RFEF.