L'istituto di ricerche social Blogmeter, ha presentato la quarta edizione della sua ricerca “Italiani e Social Media”, con cui tenta di proporre una fotografia il più vicina possibile alla realtà social del nostro Paese. In testa troviamo sempre Facebook, seguito da YouTube, ma crescono anche Instagram, Twitch e TikTok.
Blogmeter, istituto di ricerca social certificato ASSIRM (Associazione Italiana Ricerche di Mercato), ha presentato la quarta edizione della sua ricerca “Italiani e Social Media”, un’indagine che, attraverso interviste a un campione di 1703 residenti in Italia con età compresa tra 12 e 74 anni, rappresentativo (per sesso, età e area geografica) degli iscritti ad almeno un canale social, tenta di proporre una fotografia il più vicina possibile alla realtà social del nostro Paese.
Ciò che emerge è che ormai i social network influenzano la vita di moltissimi utenti. L’indagine citata ha infatti rivelato che il 38% degli italiani si ispira a ciò che ha visto sui social, mentre il 29% si affida ai prodotti presentati dagli influencer. Le principali attività degli utenti italiani sono le seguenti:
Per quanto riguarda i social più gettonati, in Italia al primo posto si conferma Facebook col 90% degli utenti, grazie alle continue novità come Messenger Rooms, seguito da YouTube all’89%. Al terzo posto troviamo in continua crescita Instagram, che ha già il 73% ed è amato particolarmente dai giovani. L’app di instant messaging più utilizzata invece è WhatsApp, che ha recentemente superato i 2 miliardi di utenti nel mondo e in Italia è usata dal 97% degli intervistati. A questa seguono poi Messenger (80%), Microsoft Skype (58%), che continua a calare, e quarto, invece, Telegram (46%), in forte crescita.
TikTok, il social cinese particolarmente amato da adolescenti e giovanissimi, ha invece una quota del 16%, con una crescita del 3% rispetto all’anno precedente, mentre in fondo alla classifica c’è da registrare una new entry: Twitch, la piattaforma social di Amazon dedicata al live streaming, soprattutto di videogiochi, che si attesta al 12%.