“Ciao sono Chucky, ti va di giocare?”. La celebre battuta del film horror La bambola assassina l’aveva scritta lui, John Lafia. Lo sceneggiatore e regista è morto. Aveva 63 anni e secondo la polizia di Los Angeles si sarebbe suicidato. Lafia aveva co-sceneggiato l’horror cult del 1988 La bambola assassina, in originale Child’s play. Uno slasher tipicamente anni ’80 con protagonista un bambolottino malefico in salopette, occhi strabuzzati e tante belle armi da taglio per uccidere. Il film ebbe un successo clamoroso al box office – quasi 50 milioni di dollari – per un b movie che gli garantì una serie di sequel.
La seconda puntata della saga la diresse proprio Lafia, a cui vennero attribuiti due meriti: nel co-sceneggiare il primo film aveva sia inventato il nome proprio del bambolotto, Chucky, e coniato la candida richiesta del piccolo satanico protagonista diventato poi un tormentone horror. Il creatore della saga, Don Mancini, ha dichiarato: “Siamo devastati nel sentire della morte del nostro amico John Lafia. Era una parte cruciale della famiglia “Chucky” sin dall’inizio. Ha co-scritto la sceneggiatura originale di “Child’s Play” insieme al regista Tom Holland e a me stesso, e John ha diretto “Child’s Play 2”, il film preferito dal consenso tra i fan di “Chucky”.
John era un artista incredibilmente generoso. Mi ha insegnato di più sul cinema durante la produzione di quel film che studiare per diversi semestri nelle scuole di cinema”. Lafia era nato nel 1957 e aveva iniziato a lavorare nella crew del film Repo Man di Alex Cox prima di dedicarsi alla sceneggiatura. Nel 1988 scrive e dirige The Blue Iguana, film d’azione con Dylan McDermott, che finì nelle proiezioni di mezzanotte al Festival di Cannes. Poi arriva la saga di Chucky e ancora nel 1993, scrive e dirige il film di fantascienza Man’s Best Friend. Negli anni duemila era stato attivo anche come regista per qualche episodio di serie tv sci-fi e thriller e aveva rigiocato la carta dell’horror animale con un il film Rats, dove New York viene invasa da pericolosi e famelici pantegane.