Dopo un inizio più che positivo, le piazze del Vecchio Continente hanno rallentato la corsa con la decisione della Consulta tedesca che ha dato 3 mesi di tempo alla Bce per chiarire gli acquisti di titoli o la Bundesbank "smetterà di partecipare". Nel pomeriggio, in scia a Wall Street e all'accelerazione del petrolio, i listini Ue hanno ripreso a guadagnare
Ambigua la sentenza, incerta la reazione dei mercati. Dopo un inizio più che positivo, le Borse europee hanno rallentato la corsa con la decisione della Corte Costituzionale tedesca sul Quantitative easing della Bce. In scia al rialzo di Wall Street e all’accelerazione del petrolio (Wti +17,127% a 23,9 dollari al barile), le piazze del Vecchio Continente hanno però recuperato nel pomeriggio e chiuso in netto rialzo. Piazza Affari conferma il rimbalzo a fine seduta e chiude gli scambi in rialzo del 2,06% a 17.387. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è salito a 242 punti base, dopo essere arrivato anche a 250. Il rendimento del decennale all’1,84%. I mercati azionari europei hanno chiuso tutti in chiaro rialzo: Francoforte ha concluso in aumento del 2,51% e Parigi del 2,40%, con Londra solo un po’ più cauta, in crescita dell’1,70%.
I giudici di Karlsruhe hanno sancito che il piano di acquisto di titoli pubblici (quantitative easing) della Banca centrale europea non viola il divieto di finanziamento monetario. La sentenza però dice anche che la Bce va “al di là dei suoi poteri”. L’Eurotower ha quindi tre mesi di tempo per fare chiarezza sul programma di acquisto, dopodiché la Bundesbank smetterà di partecipare agli acquisti.