Donald Trump, Jair Bolsonaro e Matteo Salvini. I tre nomi rientrano nella classifica stilata dalla Bbc sui politici che più di tutti gli altri, nel corso della pandemia, hanno diffuso fake news. Loro – spiega il giornalista Chris Morris in un video pubblicato il 16 aprile ma che in queste ore viene ricondiviso da migliaia di utenti sui social – , sono alcuni di quelli che “fanno alzare il sopracciglio”. Il leader della Lega ha infatti suggerito che il virus sia stato creato in laboratorio a Wuhan e la Bbc mostra il tweet dedicato al servizio del 2015 di Tg Leonardo, che ha invaso bacheche social e chat di whatsapp. Ma tutte le ricerche scientifiche hanno dimostrato che non è stato creato dall’uomo.
Guardando agli altri leader, Trump ha cercato di minimizzare la pandemia e spiegato che migliaia di mascherine chirurgiche erano state rubate negli ospedali di New York per giustificare una domanda così elevata. Ma la verità è che non c’è stato nessun furto. Grandi diffusori di fake news anche i politici cinesi che, sui loro profili e utilizzando la tv di Stato, hanno dichiarato che il virus non fosse nato in Cina, che fosse stato creato dall’esercito americano e che avesse fatto la sua comparsa in Italia ben prima che arrivasse a Wuhan. Anche questo senza portare nessuna prova, visto che la comunità scientifica concorda sul fatto che Sars-Cov-2 abbia fatto il salto di specie (“spillover”) dall’animale all’uomo e che sia comparso proprio in Cina a fine 2019. E poi c’è il caso del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, bannato da Instagram, Facebook, Twitter e YouTube proprio perché diffondeva fake news via social media. Tra i post bannati anche quello in cui dichiarava che l’antimalarico idrossiclorochina fosse una cura efficace contro Covid-19. Certo, spiega Morris, ci sono esperimenti in corso – Italia compresa – ma la validità assoluta del farmaco è tutta da dimostrare.