“Non può esserci un altro governo oltre quello che c’è adesso. Non è possibile pensare a ulteriori maggioranze o a nuovi governi, che siano tecnici o di unità nazionale. Oggi c’è già un governo di unità nazionale che ha nella figura di Giuseppe Conte una personalità di garanzia“. Lo afferma ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, il capo politico del M5s.
Crimi si pronuncia sul caso Bonafede-Di Matteo e premette: “Giusto per chiarire: le persone che sono state scarcerate sono state scarcerate su decisione dei magistrati di sorveglianza, perché le decisioni vengono prese dai giudici. E quella legge che hanno applicato è ben precedente a questo governo e quindi al ministro Bonafede. Oggi il ministro Bonafede ha fatto un decreto legge per impedire che ciò avvenga di nuovo, in modo che ci siano dei percorsi molto più rigidi di pareri da avere e un magistrato non decida autonomamente, in periferia, senza avere pareri della Direzione Nazionale Antimafia. E so che sta lavorando anche a una misura per riportare quelle persone in carcere, venute meno le condizioni dell’emergenza”.
E chiosa: “Non bisogna stare né con Di Matteo, né con Bonafede, così facciamo brindare solo i boss. Io credo che lì ci sia stata una incomprensione, lo stesso Di Matteo ha ammesso che, secondo lui, non ci sono i presupposti perché Bonafede si sia fatto influenzare dai boss, anche perché non avrebbe neanche chiamato Di Matteo. Queste cose le sapeva già da prima. Anzi, quando lo ha chiamato, lo ha fatto nella consapevolezza che stava facendo qualcosa che poteva mettere in difficoltà i boss di mafia. Lo ha fatto volontariamente. E’ impensabile che uno proponga a Di Matteo un ruolo di primo piano, qualunque esso sia, nel ministero e che questa cosa faccia felici i boss”.