Il ritorno in onda di Un Giorno in Pretura in prima serata su Rai3 si è trasformato domenica scorsa in un vero e proprio Gina Lollobrigida Show. La trasmissione condotta da Roberta Petrelluzzi si è occupata dell’attrice classe 1927 che ha trascinato in tribubale Francisco Javier Rigau Rafols con l’accusa di averlo sposato con l’inganno. Il figlio della diva schierato a favore dell’imprenditore, la testimonianza del factotum Andrea Piazzolla, le escandescenze della Lollobrigida (“Quando farò un’autobiagrafia le dirò tutto”, già diventata una frase vitale) hanno suscitato grande attenzione sui social diventando un piccolo evento.
Chi non ha potuto assistere in diretta alla trasmissione ha provato a recuperare la puntata su RaiPlay ma la trasmissione di fatto non risulta, a sorpresa, disponibile sulla piattaforma del servizio pubblico. La scoperta ha suscitato numerose reazioni dei fan: “Perché è stata tagliata la parte relativa al processo della Lollobrigida?”, “Sono cinque volte che provo a vedere la puntata ma di Gina Lollogrigida nulla”, “Avevo iniziato la riproduzione ma ho dovuto interrompere e ho visto che la puntata è stata tagliata! Come mai? La rimetterete intera?”.
L’ufficio stampa di Rai3 al sito TPI ha fatto sapere che la messa in onda del processo della Lollobrigida era valida solo per la prima tv su Rai3 e che i diritti in questione non comprendevano la pubblicazione su RaiPlay. Una versione che però non convince il sito Dagospia che fornisce una versione dei fatti differente: “La scusa rifilata dall’ufficio stampa di Rai3 a TPI è una croccantissima bufala: l’episodio è stato rimosso da Raiplay perché Gina Lollobrigida e il suo giovane pupillo Andrea Piazzolla hanno fatto i diavoli a quattro minacciando cause e ricorsi contro la Rai, rea di aver mostrato un lato negativo della diva, e troppo spazio alla difesa del suo ex compagno Javier Rigau. Così i vertici di viale Mazzini, per evitare rogne, di nascosto hanno tolto il video, inventandosi la questione dei diritti”.
Dagospia sottolinea che non esistono diritti essendo un’udienza pubblica a cui chiunque poteva partecipare: “Un giorno in pretura campa da oltre 30 anni grazie a questo principio giuridico, e i conti della Rai ringraziano visto che garantisce ore di programmazione a costi ridottissimi. L’unica cosa che uno può ottenere è l’oscuramento del volto e l’alterazione della voce, che infatti avviene in alcune puntate.”