Il calciomercato è destinato a diventare un ricordo. Almeno nella formula che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni. Perché l’impatto del Coronavirus sul player trading rischia di essere devastante. Parola di uno studio pubblicato da KPMG Football Benchmark, che ha analizzato gli effetti della pandemia sul valore dei giocatori. E le stime non sono certo incoraggianti. Sì perché la perdita di valore dei cartellini dei calciatori potrebbe toccare quota 10 miliardi di euro. Con risultati che possono diventare catastrofici per quei club che per sopravvivere a buoni livelli devono ricorre alla compravendita di giocatori.

Lo studio nel dettaglio – Una volta scelti dieci campionati di riferimento (la Pro League belga, l’Eredivisie, la Premier League, la English Championship, la Ligue1, La Bundesliga, la Serie A, la Liga, la Liga Nos portoghese e la Super Lig turca), l’analisi firmata dalla KPMG ha cercato di individuare alcuni fattori che andranno a influenzare il valore di ogni singolo calciatore. Fra questi ci sono: la minor disponibilità di liquidità da parte dei club (che a causa dei mancati introiti provenienti dal botteghino e dai diritti tv avranno più difficoltà a pagare i propri debiti), la differenza di condizioni fra il mercato del venditore e quello del compratore (questi ultimi potrebbero trarre vantaggio dalla necessità di vendere che colpirà alcuni club), la durata dei contratti, l’età dei calciatori, la possibilità di affidarsi al settore giovanile. Senza dimenticare che se il valore di mercato di un determinato giocatore dovesse scendere al di sotto del valore contabile dichiarato in bilancio, ogni club si troverebbe a gestire un sensibile peggioramento dei propri conti. Proprio per scongiurare questa ipotesi, le società potrebbero affidarsi a un numero maggiore di scambi e di prestiti, oltre che puntare su giocatori a parametro zero. E da qui deriva una prima conseguenza: la forbice fra club ricchi, in grado di mantenere una certa liquidità, e società costrette a vendere i propri giocatori per ripianare i bilanci è destinata ad allargarsi. Partendo da queste premesse la KPMG ha aggiornato il valore di mercato dei giocatori presenti nei campionati di riferimento tenendo in considerazione due scenari completamente diversi: la sospensione di tutti e dieci i maggiori tornei continentali e, al contrario, il prosieguo dei campionati a porte chiuse.

La prospettiva peggiore – Se tutti e dieci i tornei più importanti d’Europa dovessero interrompersi (e quindi i verdetti dovessero essere espressi a tavolino), il valore dei 4183 giocatori considerati subirebbe una flessione del 26,5%, per una perdita totale di 9 miliardi e 918 milioni di euro, con un totale di 8,5 miliardi concentrato soltanto nei 5 tornei principali del Vecchio Continente. Il campionato con la flessione maggiore sarebbe la Premier League, con una contrazione di circa 2,7 miliardi e con un perdita del valore medio per calciatore di 5,7 milioni (seguono Liga con 4,22 milioni, Bundes con 3,36 e Serie A con 3,3). Interessanti sono anche i riflessi sul costo dei cartellini dei 20 calciatori più cari al mondo. Se a febbraio erano 15 i giocatori con un valore di mercato superiore ai cento milioni, nel caso di sospensione dei tornei i “top player” a tre cifre scenderebbero a 8. Il calciatore più svalutato sarebbe Eden Hazard del Real Madrid, il cui valore scenderebbe addirittura del 29.8% (da 136 a 95 milioni per il suo cartellino), mentre più contenute sarebbero le perdite per gli unici due “italiani” presenti nella top 20: il valore di Romelu Lukaku, diciottesimo, calerebbe del 15,3% (passando da 88 a 75 milioni), mentre quello di de Ligt subirebbe una contrazione del 16% (da 86 a 72 milioni).

Ma il risultato del bianconero sarebbe comunque lusinghiero, visto che il ruolo più penalizzato in caso di sospensione dei tornei sarebbe proprio quello del difensore centrale, con una perdita del 29,6%, seguito dal terzino sinistro col 29.5%. E non finisce qui. Perché la squadra più colpita da un eventuale sospensione dei campionati sarebbe addirittura l’Eibar, che vedrebbe precipitare il valore della sua rosa del 36,6% (seguono Padeborn con 35,1% e Leganes con 34,6%). Fra le top 20 sarebbe il Barcellona a subire la contrazione più sensibile con un -28.9% (passando così da un volare di 1 miliardo e 136 milioni a 808 milioni), mentre il Borussia Dortmund sarebbe il club più resiliente con una flessione del 21.8%. Il dato più curioso, tuttavia, riguarda la Serie A. Il giocatore che si deprezzerebbe maggiormente è Veretout, che perderebbe il 42% del suo valore (seguito da Zielinski col in 39% e Szczesny con il 30%). Colpa anche della formula del suo trasferimento (prestito con obbligo di riscatto).

A porte chiuse – Il secondo scenario delineato da KPMG è quello meno apocalittico, ma anche quello ormai irrealizzabile. Lo studio infatti prevedeva che tutti e 10 i campionati avessero deciso di continuare a giocare ma a porte chiuse, dato superato dalla decisione della Ligue 1 di mettere un punto al torneo 2019/2020. In questo caso i cartellini dei calciatori avrebbero perso “solo” il 17,7%, per un totale di 6 miliardi e 617 milioni di euro. La Premier League sarebbe rimasto il campionato più colpito, ma stavolta con una perdita di 3,93 milioni in media a calciatore), mentre Hazard si sarebbe confermato il calciatore più svalutato, con un -25,5% sul costo del cartellino. In Serie A, invece, il Lecce sarebbe il club a dover fronteggiare la perdita di valore più sensibile (26,3%), seguito da Sampdoria (22,2%) e Spal (19,9%).

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