“Per me non potremo dire di aver ricominciato prima che qualcuno salga sul palco per fare un concerto. I live da 50mila persone ora sono ancora lontani, però se prendi un palasport da 5mila posti e metti mille sedie, ognuno rinunciando al suo, secondo me è una cosa che si potrebbe fare anche tra due settimane”. A dirlo è Enrico Ruggeri che, intervenuto ai microfoni di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, ha detto il suo punto di vista sulle conseguenze che l’emergenza coronavirus avrà per il mondo della musica, in particolare per gli eventi live, ipotizzando un modo per poter ripartire. “Ci sarà da ragionare tutti assieme: dovrà guadagnare meno il palasport, l’impresario, l’artista. Una soluzione per ricominciare bisogna trovarla, io dico che non possiamo non vivere per la paura di morire”, ha concluso il cantante.