“Le plusvalenze oggi in Italia vengono tassate quando i beni sono venduti, perché nel passaggio avviene una monetizzazione. Ma dato che questa ricchezza esiste a prescindere dalla monetizzazione, si potrebbe immaginare di applicarle un prelievo che sia coattivo e non volontario”. Philip Laroma Jezzi, il professore italo inglese che con la sua denuncia, nel 2017, ha dato avvio all’indagine sulla concorsopoli universitaria di Firenze, spiega in questo video perché la proposta già formulata negli Stati Uniti e intorno alla quale è iniziato un dibattito andrebbe a vantaggio delle imprese. “Oggi è possibile volontariamente applicare un’imposta sostitutiva. Si potrebbe renderla obbligatoria ma a fronte di una sostanziale riduzione dell’aliquota. Per le imprese potrebbe significare una rivalutazione dei cespiti“.