Umberto Smaila, in collegamento a Mattino Cinque, ha spiegato il suo punto di vista sulle ripercussioni che l'emergenza coronavirus e la conseguente crisi economica avranno sul mondo dello spettacolo
“Tutto questo comparto dello spettacolo è assolutamente fermo. Mentre gli esperti, i virologi, gli infettivologi, lavoreranno il doppio o il triplo e guadagneranno tre volte il loro stipendio, c’è gente come noi che rimarrà disoccupata per tanti mesi“. A dirlo è Umberto Smaila che, in collegamento a Mattino Cinque, ha spiegato il suo punto di vista sulle ripercussioni che l’emergenza coronavirus e la conseguente crisi economica avranno sul mondo dello spettacolo. Un attacco neanche troppo velato e assolutamente immotivato, dal momento che virologi ed esperti sono impegnati in prima linea nella lotta al Covid-19, nell’interesse comune.
“A meno che non ci venga dato un aiuto, una mano, soprattutto per quel che riguarda le limitazioni che ci vengono poste in maniera drastica in questo momento”, ha incalzato Smaila riferendosi alla lenta ripartenza prevista dal cronoprogramma della Fase 2. Secondo lui, si dovrebbero differenziare le varie regioni italiane e consentire una accelerazione nella ripresa delle attività in quei luoghi in cui i contagi sono molto limitati, ad esempio in Sardegna, dove a suo dire non si può bloccare la stagione estiva.
#Coronavirus, stop al mondo dello spettacolo e della musica, quali misure per far ripartire il settore?
Ospite a #Mattino5 @umbertosmaila pic.twitter.com/NYgIznFb2w
— Mattino5 (@mattino5) May 7, 2020