Doveva essere una misura per riaprire gradualmente il litorale e poi le spiagge ma in poche ore si è trasformata nell’ennesima guerra campanilistica tra Pisa e Livorno. L’oggetto della discordia è l’ordinanza con cui mercoledì il sindaco leghista di Pisa, Michele Conti, ha riaperto le spiagge e il litorale delle frazioni Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone nei fine settimana ai soli residenti esclusivamente “per svolgere attività motoria e sportiva, nel rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza”. Ma il suo omologo livornese, il dem Luca Salvetti, non ha preso bene la decisione visto che molti sui concittadini durante l’anno frequentano il litorale pisano: “Così si torna a una visione ‘medioevale’ dei territori quando i riferimenti erano i contadi che non ha senso oggi”, ha attaccato il primo cittadino.

L’ordinanza solo per i pisani – Il sindaco di Pisa Conti aveva chiuso il litorale lo scorso 11 aprile, alla vigilia di Pasqua, e ha deciso di riaprirlo con la Fase 2 e una curva dei contagi che in Toscana e in città continua a scendere. L’ordinanza del 6 maggio prevede che nei giorni festivi e prefestivi tornino accessibili le spiagge, le scogliere e il litorale dalle 8 alle 20 per passeggiate e attività sportive ma solo per i residenti. Tutti gli altri sono esclusi, quindi anche quei livornesi che – a piedi e in bici – volessero fare una passeggiata lungo il litorale pisano o per quelli che lo raggiungessero in macchina per fare attività sportiva. Nell’ordinanza il sindaco Conti specifica che è vietato prendere il sole e posizionare sdraio, lettini e ombrelloni sulla spiaggia pena una multa da 400 a 3.000 euro. Conti ha motivato la decisione di riaprire il litorale solo ai pisani sostenendo di voler evitare “un accesso generalizzato a chiunque provenga dal territorio regionale, che porterebbe quasi certamente a situazioni di sovraffollamento delle spiagge con concreti rischi di assembramenti pericolosi per la salute pubblica”.

Scontro tra sindaci – Ma l’ordinanza non è piaciuta per niente al sindaco di Livorno, Luca Salvetti, che la ritiene “in conflitto con quella del presidente della Regione Enrico Rossi”, secondo cui si può raggiungere qualunque posto entro il territorio toscano a piedi o in bicicletta per fare attività motoria. “I tanti livornesi che hanno vissuto le proprie estati e i tanti pomeriggi invernali nelle spiagge e negli stabilimenti balneari di Tirrenia, Calambrone e Marina di Pisa – continua Salvetti – non potrebbero più farlo se l’ordinanza restasse in piedi”. Il Comune di Livorno teme che l’ordinanza resti in vigore anche per i mesi futuri, anche quelli estivi: “Se la misura rimanesse – conclude il primo cittadino – provocherebbe danni enormi anche a tutte le strutture balneari di quelle zone che basano gran parte del loro fatturato sulla presenza di cittadini provenienti da altre parti della Toscana”. Il sindaco di Pisa Conti ha preferito non replicare per non alimentare ulteriori polemiche.

Twitter: @salvini_giacomo

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