Nella Giornata mondiale della Croce Rossa, il presidente della Repubblica sottolinea come "l'insegnamento del volontario è una fonte irrinunciabile di umanità" che "ci aiuterà ad aprire una nuova stagione di sviluppo civile, economico, sociale". La pandemia ha mostrato "ancor di più il valore di un movimento internazionale, che grazie alla professionalità degli operatori e al generoso impegno dei suoi volontari reca alla comunità civile un contributo prezioso"
Coesione, medici e operatori sanitari sono stati la chiave per superare i “passaggi più critici” e quindi ora di “progettare” la ripartenza. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella Giornata mondiale della Croce Rossa, torna a parlare del coronavirus e della pandemia che ha “spezzato tante vite” e “impresso nella nostra memoria” immagini che “non dimenticheremo”. L’Italia, ricorda il capo dello Stato, sta affrontando con “energia e responsabilità” una “difficile prova”.
La fase più critica, scrive Mattarella, è alle spalle grazie alla “coesione di cui siamo capaci” e grazie alla “capacità dei medici e degli operatori sanitari”. Un ruolo, in tutto questo, lo ha svolto anche la Croce Rossa e, sottolinea il presidente della Repubblica, “l’insegnamento del volontario è una fonte irrinunciabile di umanità” che “ci aiuterà ad aprire una nuova stagione di sviluppo civile, economico, sociale”.
La Giornata mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, aggiunge, “ricorre quest’anno mentre l’umanità intera si trova a contrastare una pandemia insidiosa, che miete vittime in ogni continente, che mette a durissima prova i servizi sanitari, che lascia una scia di affanni e sofferenze non soltanto tra i malati ma in ogni settore della società”. Tutte circostanze che “mostrano ancor di più il valore di un movimento internazionale, che grazie alla professionalità degli operatori e al generoso impegno dei suoi volontari” dà alla comunità civile “un contributo prezioso fatto di assistenza nella malattia, di aiuto concreto di fronte ai bisogni, di sostegno quando la paura e l’insicurezza rischiano di lasciare un segno profondo nella vita delle persone”.
“La Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa – sostiene Mattarella nella lettera inviata al presidente italiano Francesco Rocca – hanno acquisito importanti benemerenze in cruciali vicende storiche e in numerosi, talvolta poco conosciuti, contesti di crisi”. Il “coraggio” di “portare aiuto è divenuto potente azione di pace”. “Sentiamo un forte senso di gratitudine per la Croce Rossa Italiana – conclude – Per ciò che ha fatto negli anni e per ciò che continua a fare. Per i valori e la cultura che testimonia: la gratuità del dono di sé, del proprio tempo, delle proprie competenze è un motore di solidarietà che arricchisce la vita dell’intera comunità”.