“In questo laboratorio è nato il primo test rapido per la saliva che si basa sulla tecnologia lateral flow, come per il test di gravidanza. Viene applicato un campione di saliva, il quale diffonde lateralmente andando a formare una riga rossa in una certa posizione. Dopo si forma una seconda riga rossa di controllo. Una sola riga è negativo mentre due righe è positivo”. Così Mauro Fasano, professore di Biochimica dell’Università degli Studi dell’Insubria a Varese che fa parte del team di lavoro che ha messo a punto questo test che rileva la presenza del virus in pochi minuti. Si potrebbe usare anche in autonomia ma l’autorizzazione più breve, che arriva in 15 giorni, è per un utilizzo sotto controllo medico. “Non è un tampone ma si tratta di un test rapido, come quello della gocciolina di sangue, che in tre minuti riesce a dare una risposta. Questo test ha lo scopo di identificare il virus in modo rapido, su una popolazione generale, indirizzando quest’ultima verso il tampone”.
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