Prima i soldi anticipati senza garanzie. Poi la polizza protocollata prima di verificarla. Adesso si scopre che la compagnia assicurativa Seguros Dhi-Atlas – registrata nella Repubblica Dominicana, con una sede a Londra e gestita da un italiano inquisito in un processo di camorra – non è autorizzata a rilasciare fideiussioni. Si complica ulteriormente la vicenda delle “mascherine fantasma” della Regione Lazio, emersa grazie a un’inchiesta de ilfattoquotidiano.it. A preoccupare l’Ente guidato da Nicola Zingaretti è il carico da 7,5 milioni Ffp2 e Ffp3, per complessivi 35,8 milioni di euro, commissionati fra il 16 e il 20 marzo alla Eco Tech srl, una piccola società di Frascati. Ditta con capitale sociale da 10mila euro, fino a fine marzo specializzata in impianti a led, alla quale la Protezione civile del Lazio ha versato sull’unghia ben 3 bonifici da 14.680.000 euro totali. Le mascherine a Roma non si sono mai viste, tanto che il 25 aprile la Regione si è trovata costretta a revocare le commesse.
Come riporta questa mattina dal Corriere della Sera e da La Stampa, l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) il 29 aprile aveva risposto alla Regione che “i documenti emessi dalla società non sono idonei a fornire una copertura assicurativa”. Tradotto: la polizza non è valida. Sottotesto: qualora la Regione Lazio andasse a escuterla, i 14 milioni “garantiti” potrebbero non tornare indietro. D’altronde, già dall’analisi degli atti firmati dal direttore dell’agenzia regionale della Protezione civile, Carmelo Tulumello, si evincono alcuni passaggi poco chiari. Il 10 aprile la Regione Lazio annulla la prima revoca a Eco Tech protocollata il 2 aprile. Questa “novazione”, un “atto di fiducia” ulteriore nei confronti della ditta, viene però approvata alla luce della sola “disponibilità” a garantire gli anticipi “con apposita polizza assicurativa di pari importo”. E la polizza? Arriva soltanto il 20 aprile e attraverso una compagnia assicurativa off-shore contattata dal fac-totum di Eco Tech, Sergio Mondin, bypassando il broker Maurizio Rosario Derine, il quale “sentendo puzza di bruciato” – sue dichiarazioni – si era sfilato in extremis. La compagnia, alla quale Mondin paga un premio di 160mila euro (l’1% dell’importo garantito) è appunto la Seguros Dhi-Atlas, con una sede a Londra, gestita da Andrea Battaglia Monterisi, a processo a Benevento per riciclaggio con l’accusa di aver “agevolato il clan camorristico” del boss Domenico Pagnozzi.
La situazione sarebbe da “approfondire”. Ma dalla Regione, nonostante “qualche errore in buona fede”, appaiono tranquilli: il consolato italiano in Cina scrive che “le mascherine ci sono e partiranno il 23 aprile”, dunque il 21 aprile la polizza viene protocollata e depositata, forse confidando che non servirà. Ma il volo cargo da Shanghai non parte e il 25 aprile arriva la revoca. In quest’ultimo documento l’altro passaggio importante. Solo il 23 aprile gli uffici regionali hanno “provveduto a richiedere, rispettivamente, all’Ivass e al Fca (Financial Conduct Authority, l’istituto di vigilanza inglese, ndr) chiarimenti circa la correttezza ed idoneità della garanzia fideiussoria”. Insomma, le verifiche vere e proprie sulla polizza – al netto di quelle sommarie su internet – sono state avviate solo due giorni dopo l’accettazione. La risposta dell’Ivass arriva solo il 29 aprile, con l’istituto italiano che cita la Banca d’Italia e afferma, in sintesi, che la società non è autorizzata né in Italia né in Gran Bretagna.
Dunque la Regione Lazio ha perso 14 milioni di euro? Giorgio Quadri, avvocato civilista di Eco Tech, non è d’accordo: “La situazione è complessa ma i fornitori Giosar e Exor Sa – spiega a ilfattoquotidiano.it – hanno già dato la disponibilità a restituire gli anticipi, proponendo i loro piani di rientro. Dunque la polizza assicurativa mi auguro non debba servire”. Resta il problema della coerenza degli atti. Indagano la Procura di Roma, la Corte dei Conti del Lazio e ora anche l’Anac. Eco Tech ha già consegnato ai pm Paolo Ielo e Elena Neri il memorandum in cui si ricostruisce la vicenda. “A questo punto vogliamo capire cosa hanno controllato in Regione Lazio – afferma Roberta Angelilli, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia – visto che c’è un responsabile anticorruzione, Andrea Tardiola, che dovrebbe avere proprio questo ruolo”.
Giustizia & Impunità
Mascherine fantasma: la garanzia fornita alla Regione Lazio è di una società non autorizzata
Nuovo sviluppo delle inchieste sulle forniture (mai avvenute) di dispositivi di protezione individuale all'ente del governatore Zingaretti. Adesso si scopre che la compagnia assicurativa Seguros Dhi-Atlas – registrata nella Repubblica Dominicana, con una sede a Londra e gestita da un italiano inquisito in un processo di camorra – non è autorizzata a rilasciare fideiussioni
Prima i soldi anticipati senza garanzie. Poi la polizza protocollata prima di verificarla. Adesso si scopre che la compagnia assicurativa Seguros Dhi-Atlas – registrata nella Repubblica Dominicana, con una sede a Londra e gestita da un italiano inquisito in un processo di camorra – non è autorizzata a rilasciare fideiussioni. Si complica ulteriormente la vicenda delle “mascherine fantasma” della Regione Lazio, emersa grazie a un’inchiesta de ilfattoquotidiano.it. A preoccupare l’Ente guidato da Nicola Zingaretti è il carico da 7,5 milioni Ffp2 e Ffp3, per complessivi 35,8 milioni di euro, commissionati fra il 16 e il 20 marzo alla Eco Tech srl, una piccola società di Frascati. Ditta con capitale sociale da 10mila euro, fino a fine marzo specializzata in impianti a led, alla quale la Protezione civile del Lazio ha versato sull’unghia ben 3 bonifici da 14.680.000 euro totali. Le mascherine a Roma non si sono mai viste, tanto che il 25 aprile la Regione si è trovata costretta a revocare le commesse.
Come riporta questa mattina dal Corriere della Sera e da La Stampa, l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) il 29 aprile aveva risposto alla Regione che “i documenti emessi dalla società non sono idonei a fornire una copertura assicurativa”. Tradotto: la polizza non è valida. Sottotesto: qualora la Regione Lazio andasse a escuterla, i 14 milioni “garantiti” potrebbero non tornare indietro. D’altronde, già dall’analisi degli atti firmati dal direttore dell’agenzia regionale della Protezione civile, Carmelo Tulumello, si evincono alcuni passaggi poco chiari. Il 10 aprile la Regione Lazio annulla la prima revoca a Eco Tech protocollata il 2 aprile. Questa “novazione”, un “atto di fiducia” ulteriore nei confronti della ditta, viene però approvata alla luce della sola “disponibilità” a garantire gli anticipi “con apposita polizza assicurativa di pari importo”. E la polizza? Arriva soltanto il 20 aprile e attraverso una compagnia assicurativa off-shore contattata dal fac-totum di Eco Tech, Sergio Mondin, bypassando il broker Maurizio Rosario Derine, il quale “sentendo puzza di bruciato” – sue dichiarazioni – si era sfilato in extremis. La compagnia, alla quale Mondin paga un premio di 160mila euro (l’1% dell’importo garantito) è appunto la Seguros Dhi-Atlas, con una sede a Londra, gestita da Andrea Battaglia Monterisi, a processo a Benevento per riciclaggio con l’accusa di aver “agevolato il clan camorristico” del boss Domenico Pagnozzi.
La situazione sarebbe da “approfondire”. Ma dalla Regione, nonostante “qualche errore in buona fede”, appaiono tranquilli: il consolato italiano in Cina scrive che “le mascherine ci sono e partiranno il 23 aprile”, dunque il 21 aprile la polizza viene protocollata e depositata, forse confidando che non servirà. Ma il volo cargo da Shanghai non parte e il 25 aprile arriva la revoca. In quest’ultimo documento l’altro passaggio importante. Solo il 23 aprile gli uffici regionali hanno “provveduto a richiedere, rispettivamente, all’Ivass e al Fca (Financial Conduct Authority, l’istituto di vigilanza inglese, ndr) chiarimenti circa la correttezza ed idoneità della garanzia fideiussoria”. Insomma, le verifiche vere e proprie sulla polizza – al netto di quelle sommarie su internet – sono state avviate solo due giorni dopo l’accettazione. La risposta dell’Ivass arriva solo il 29 aprile, con l’istituto italiano che cita la Banca d’Italia e afferma, in sintesi, che la società non è autorizzata né in Italia né in Gran Bretagna.
Dunque la Regione Lazio ha perso 14 milioni di euro? Giorgio Quadri, avvocato civilista di Eco Tech, non è d’accordo: “La situazione è complessa ma i fornitori Giosar e Exor Sa – spiega a ilfattoquotidiano.it – hanno già dato la disponibilità a restituire gli anticipi, proponendo i loro piani di rientro. Dunque la polizza assicurativa mi auguro non debba servire”. Resta il problema della coerenza degli atti. Indagano la Procura di Roma, la Corte dei Conti del Lazio e ora anche l’Anac. Eco Tech ha già consegnato ai pm Paolo Ielo e Elena Neri il memorandum in cui si ricostruisce la vicenda. “A questo punto vogliamo capire cosa hanno controllato in Regione Lazio – afferma Roberta Angelilli, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia – visto che c’è un responsabile anticorruzione, Andrea Tardiola, che dovrebbe avere proprio questo ruolo”.
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Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Al referendum sul Jobs act voterò sì, ma non abbiamo chiesto abiure a nessuno rispetto al passato". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io candidata premier? C'è tempo, intanto costruiamo la coalizione e il progetto condiviso per l'Italia". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sembra che parliamo di cose astratte o di fantasie ma le alleanze le abbiamo già fatte e abbiamo vinto due elezioni in Regioni in cui governava la destra, costruendo una coalizione attorno a un programma di cose concrete". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita, a proposito del centrosinistra.
"Sento anche io questo ritornello dell'opposizione che manca, ma non tiriamoci più sfiga di quella che c'è. Lavoriamo per unire le opposizioni su cose concrete. In Parlamento sono più le cose che votiamo insieme di quelle che su cui dividiamo", ha spiegato la leader del Pd.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria, ce lo chiede la gente. Rispetto il dibattito di questi giorni, l'aspetto positivo è che siamo tutti d'accordo sul fatto che non può andare come l'altra volta. Ma prima degli accori tattici ho una ambizione più alta, unire su una prospettiva comune l'Italia che vuole mandare a casa la destra". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul dibattito innescato dalle parole di Dario Franceschini.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "L'attacco giudiziario è un altro modo di Giorgia Meloni di spostare l'attenzione dall'economia che è ferma, dalla produzione industriale che cala da 20 mesi, dai salari che calano. Cosa sale, mentre la Meloni cerca di farci parlare d'altro? Le accise, le liste d'attesa, le bollette". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita parlando del caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Una vergogna, dichiaravano guerra ai trafficanti in tutto il globo terracqueo, hanno fatto il rimpatrio più veloce della storia d'Italia. Meloni deve riferire in aula, si fa vedere solo suo social. La devono smettere di scappare, devono spiegare". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Stupiscono le critiche superficiali alle dichiarazioni dell’onorevole Giovanni Donzelli. Le polemiche che imperversano non aiutano la coalizione anche se capisco sono frutto della passione e la gratitudine verso il grande leader che è stato Berlusconi". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, coordinatore della Direzione nazionale di Fratelli d'Italia.
"Le dichiarazioni di Donzelli invece sono un'analisi elettorale, perché la figura di Berlusconi non è in discussione per nessuno di noi in Fdi; molti hanno militato nel Pdl e molti provengono da Forza Italia. Egli ha conquistato un posto nella storia, è stato il leader della coalizione e ognuno di noi è riconoscente alla sua opera e alla sua azione", ha continuato Cirielli.
"Donzelli ha fatto solo un esame quantitativo. Prima della discesa in campo di Berlusconi nelle comunali del 1993 di Napoli e Roma, il MSI aveva raccolto oltre il 30%; con la discesa in campo di Forza Italia nel 1994 - pochi mesi dopo - il Msi scese al 13.5% -precisa Cirielli-. Se questa è storia, è altrettanto un fatto storico che grazie a Berlusconi nacque la Destra di Governo. La coalizione che seppe mettere in campo e che solo lui poteva creare ancora oggi, con la guida di Giorgia Meloni, è protagonista. Di questo gli saremo grati per sempre".