Durante una recente videoconferenza stampa, Facebook ha annunciato la formazione di un comitato al quale gli utenti potranno fare appello contro le decisioni prese dal popolare social network per quanto riguarda rimozione dei contenuti e cancellazione dei profili. Secondo quanto riportato dall’ANSA, che ha partecipato alla videoconferenza, i ricorsi includeranno anche quelli relativi a Instagram, sempre di proprietà della società di Menlo Park. Compito dell’Oversight Board, questo il nome del comitato, sarà quello di giudicare le azioni intraprese da Facebook, e intervenire anche su temi delicati come il rispetto della privacy, l’incitazione all’odio e le molestie.
Il Comitato è attualmente formato da 20 membri appena nominati, ma è destinato a crescere, allagandosi a quaranta membri Quelli attuali parlano oltre 29 lingue e provengono da contesti diversi, così da fare in modo che nelle discussioni siano presi in considerazione diversi punti di vista professionali, culturali, politici e religiosi. I membri inoltre sono tutti personaggi di spicco, tra cui il Premio Nobel per la Pace Tawakkol Karman, politica e attivista yemenita e l’ex-direttore del Guardian, Alan Rusbridger vincitore del premio Pulitzer per il reportage su Snowden.
I casi di cui il Comitato si occuperà saranno quelli che non hanno trovato una soluzione con i precedenti livelli di moderazione di Facebook e le decisioni prese avranno carattere definitivo e vincolante per la società. L’organo potrà anche richiedere modifiche alle regole di moderazione.
Nonostante il Comitato abbia dichiarato a più riprese di essere un organo indipendente, è però bene rilevare che le sue attività saranno finanziate da un fondo di 130 milioni di dollari a cui per i prossimi 6 anni parteciperà la stessa Facebook. I primi casi cominceranno ad essere esaminati nei prossimi mesi.