Per gli spostamenti su due e quattro ruote il Dpcm del 26 aprile ha previsto regole ben precise: oltre ad avere sempre con sè il certificato, il dispositivo di sicurezza va indossato (quasi) sempre
Comincia anche per l’auto la Fase 2, ma con cautela. Perché se è vero che siamo più liberi di spostarci su due e quattro ruote, lo è anche che sono diverse le regole da rispettare quando ci si mette in viaggio per evitare o ridurre al minimo i rischi di contagio per sè e per gli altri.
Innanzitutto, la mascherina. Che deve essere indossata anche a bordo, anche se c’è la possibilità di mantenere un metro di distanza dagli altri passeggeri. In caso ce ne siano più di due, oltre al conducente, è obbligatorio tenere libero il posto centrale di ciascuna fila di sedili. Se chi guida è da solo, può anche non portarla.
E chi va su due ruote? Deve sempre indossare la mascherina, in presenza di un passeggero. Se è da solo, invece, dipende da che tipo di casco indossa: con quello integrale a visiera chiusa può anche non metterla, ma con quello aperto di tipo Jet è sempre obbligatoria.
Come pure l’autocertificazione: chi esce da casa ne deve sempre avere con sè una copia aggiornata. Tranne se si reca al lavoro e può esibire, oltre al documento valido, anche un tesserino o un badge aziendale.
E qui veniamo ai motivi per cui è consentito utilizzare la proria auto o moto. Oltre che per raggiungere il posto di lavoro, si possono prendere per raggiungere attività commerciali o andare a fare sport all’aperto (nei parchi, ad esempio), sempre all’interno della propria regione. Sono vietate passeggiate senza meta, o che non ottemperino alle disposizioni del Dpcm del 26 aprile, come pure le gite per raggiungere la seconda casa.