Via libera all’indagine su 150mila persone con i test sierologici. Con l’approvazione nella notte tra sabato e domenica del decreto che dà l’ok definitivo, partiranno le chiamate alle persone selezionate per il campione Istat. A sbloccare il dl è stata la modifica con le indicazione del Garante alla privacy sollecitata dal ministro Roberto Speranza.

Adesso è davvero questione di giorni. “Uno, al massimo due e si partirà con telefonate e prelievo”, assicurano dal ministero della Salute. Le ‘chiamate’ alle persone selezionate per rendere il campione affidabile saranno gestiste da un call center di 300 persone della Croce rossa che è già pronto, si è appreso, e “a breve” cominceranno i primi prelievi. Sono anche stati individuati tutti i laboratori in ogni regione per gli esami e alle persone fragili sarà garantito di potranno fare il prelievo a domicilio.

Il campione che sarà sottoposto al test dell’americana Abbott è stato scelto dall’Istat su base regionale – nel Lazio, per esempio, le persone selezionate sono 10mila, più 5mila a Roma – e diviso anche per fasce d’età: da zero anni a 17, da 18 a 34, da 35 a 49, da 50 a 59, da 60 a 69 e da 70 e più anni.

“È fondamentale che le persone estratte a caso nel campione partecipino perché più chi è stato estratto nel campione parteciperà, più i risultati saranno precisi”, aveva spiegato a fine aprile l’Istat precisando che “non c’è l’obbligo di partecipare” ma “visto che si tratta di scoprire se abbiamo sviluppato gli anticorpi prendere parte è un bene per il singolo e la comunità intera”.

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