Le autorità hanno sempre dichiarato che l'orso era stato rinchiuso in un'area faunistica di 8 ettari di grandezza. Ma quello era solo un progetto, che non si è mai realizzato. La realtà, confermata dal Servizio foreste e fauna della Provincia, è stata dimostrata dal blogger e cartografo Alessandro Ghezzer
Papillon, l’orso M49 catturato dalle guardie forestale della Provincia di Trento (Pat) dopo un anno di ricerche, non è rinchiuso in un’area faunistica di 8 ettari di grandezza, vicino a Trento. In realtà ad ospitare lui e un’orsa femmina è un recinto di dieci volte più circoscritto, all’incirca 0,8 ettari, probabilmente diviso in due. Un decimo della cifra che è stata ripresa dai media sulla base di dichiarazioni provenienti dal Pat ancora lo scorso anno, quando M49 evase dal Casteller, con una rocambolesca arrampicata sulla doppia recinzione che avrebbe dovuto essere isolata dalla corrente elettrica. Fu in quella occasione che l’assessore Giulia Zanotelli, con delega alle foreste all’agricoltura e alla fauna, dichiarò in una conferenza stampa l’intenzione della giunta di ampliare l’area fino a 8 ettari. E quel numero è poi sempre stato ripreso, dimenticando che si trattava di un progetto, non della realtà. Che è ben più misera.
A scoprire che M49 e DJ3 vivono in un recinto molto più piccolo è stato il blogger di montagna Alessandro Ghezzer. Esperto cartografo, ha eseguito i calcoli utilizzando le tecnologie digitali. Il risultato è contenuto in quanto ha postato su Facebook. Un vero siluro contro chi continua a dire che Papillon è protetto in un’area vasta che gli consente di muoversi a piacimento, anche se non percorre le decine di chilometri che l’hanno portato a scorrazzare (come fanno tutti gli orsi) dal Trentino all’Alto Adige, con sconfinamenti in Veneto.
“Il recinto di M49 e la favola degli 8 ettari – così scrive Ghezzer – In vari ‘copia e incolla’ dalle veline della Provincia Autonoma di Trento, molti articoli scrivono che ‘l’area faunistica’ (sic!) a disposizione di M49 sarebbe di otto ettari. Un’area comunque piccolissima per un orso abituato a fare decine di chilometri al giorno. Purtroppo la realtà è ancora peggiore: il recinto, perché di recinto si tratta, è di appena 0,7 ettari, equivalenti ad un campo di calcio”. Ghezzer aggiunge: “Tra l’altro è uno spazio che dovrà condividere, unito o separato, non è chiaro, con un’altra orsa reclusa da anni. Chiunque può controllare l’ampiezza del recinto utilizzando Google Earth”. In effetti, la misurazione è quella, compresa nel perimetro la casa dei forestali. Ma se i due orsi sono divisi, lo spazio per M49 si riduce a mezzo campo da calcio. “È una gabbia. – ha commentato Ghezzer –. Avevo ipotizzato un errore nella conversione da metri quadri a ettari. Invece è tutta l’area del vivaio forestale a raggiungere gli otto ettari. È probabile che la Provincia abbia calcolato tutto perché il recinto non sembri troppo angusto… E tutti a ripetere a pappagallo la favola degli otto ettari…”.
Il Servizio foreste e fauna della Provincia ha confermato che il dato indicato dal blogger è esatto. Claudio Groff, coordinatore del settore grandi carnivori, ha dichiarato: “L’area del Casteller adibita al contenimento degli orsi è di 8mila metri quadrati, cioè 0,8 ettari”. È stata realizzata nel 2007 con la consulenza di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che fa capo al Ministero dell’ambiente. L’assessore Zanotelli ha dichiarato: “Sono state riportare affermazioni che non ho mai fatto a proposito delle dimensioni dell’area faunistica del Casteller”. La Provincia ha negato che nei propri comunicati vi sia l’indicazione degli 8 ettari che ospiterebbero Papillon.